Domenica 6 maggio la coalizione della sinistra Diritti in Comune – promossa da Una città in comune , Rifondazione comunista e Possibile – organizza a Pisa una passeggiata di presentazione del programma per la cultura.
L’appuntamento è alle ore 10:00 di fronte alla chiesa di San Francesco. Lungo il percorso verranno illustrati i punti salienti di questa parte del programma: accoglienza turistica, conservazione e fruizione del patrimonio culturale, sistema museale, sistema bibliotecario, codice etico e deontologico nel settore dei beni culturali, spazi per la musica e lo sport, e tante altre questioni che l’amministrazione deve tornare ad affrontare. Dopo la visita guidata al Museo nazionale di San Matteo (ingresso gratuito), la passeggiata si concluderà alle 12:30 circa al Parco delle Concette in San Silvestro, passando per Piazza Serantini.
In caso di pioggia, l’appuntamento è fissato alle ore 11:00 direttamente all’ingresso del Museo di San Matteo.
Per cultura intendiamo una realtà complessa, fatta dal lascito delle generazioni passate (monumenti, chiese, palazzi storici) e dall’insieme dei saperi della comunità, che si trasmette attraverso scuole, università, musei, biblioteche, archivi, cinema, teatri, locali, circoli, associazioni, ecc., più in generale tutte le testimonianze, le esperienze e le conoscenze che caratterizzano il paesaggio. Per cultura intendiamo ugualmente il luogo ideale d’incontro degli individui, di scambio e integrazione, nel quale si affermano valori di libertà, democrazia, fratellanza, solidarietà, tolleranza e giustizia. Cultura è circolazione dei saperi e sviluppo del senso civico, ricchezza associativa e capacità di auto-organizzarsi, riconoscimento di professionalità e loro adeguata utilizzazione, valorizzazione di energie (soprattutto giovanili), possibilità per gli anziani di sentirsi vitali, interazione positiva tra chi vive in città e l’ambiente, tra scuole e quartieri, creazione di un tessuto sociale cooperativo e solidale, rispetto della legalità intesa come autotutela collettiva. In quest’ottica la cultura non ha né un centro né delle periferie.
Il Comune deve mettere in atto una politica culturale che coinvolga le principali istituzioni cittadine, mantenendo la propria autonomia. Deve tornare ad avere un progetto, una visione d’insieme e la volontà di costruire sinergia. È necessario tornare ad avere una visione lunga e disinteressata: diffidare degli eventi, delle iniziative episodiche e dei tagli dei nastri, perché la cultura ha bisogno di strutture stabili, finanziamenti continui ed indipendenza dalla politica.