Pdl nel caos sul candidato Udc più vicino a Filippeschi

LA NAZIONE PISA, pagina 1 (di Elisa Bani)
L’UDC tentata dal Filippeschi-bis
Prove d’accordo col centro sinistra. PDL: quattro opzioni in campo
QUARANTA giorni alle amministrative, ma soprattutto 11 giorni alla scadenza del termine ultimo per la presentazione di liste, candidati e simboli. Lo scenario delle alternative che i pisani si troveranno di fronte alle votazioni dei prossimi 26 e 27 maggio è quasi al completo ma restano alcuni nodi da sciogliere. Primo tra tutti quello che più che un nodo appare una matassa inestricabile, una tela di Penelope che, quando sembra aver preso ormai sembianze certe, viene disfatta nel giro di una notte. Si tratta della candidatura a sindaco del Pdl, il più importante partito dell’opposizione, che ad oggi non riesce ad esprimere una posizione unica. Un posto ambito quanto la ragazza dalle belle ciglia – tutti la vogliono e nessuno la piglia – perché man mano che passa il tempo, diventa sempre più una candidatura di servizio puttosto che un’avanguardia capace di unire e far sognare il centrodestra pisano. Alla fine, a parte l’outsider Salvatore Di Ciao, ex vice prefetto in pensione, sul tavolo dei “quattro saggi” – nello specifico Silvia Silvestri, il vicecoordinatore vicario Giacomo Cappelli, il capogruppo al Comune Giovanni Garzella e Franco Mugnai – rimangono solo i nomi dello stesso Garzella e del consigliere comunale Riccardo Buscemi, entrambi personaggi noti del Pdl pisano ma lontano da rappresentare quella candidatura forte capace di attuare il «più ampio coinvolgimento possibile di tutte le forze politiche e civiche», prefissato in una nota del 28 marzo. Il tempo però passa e quasi sorprendentemente l’idea di appoggiare la candidatura civica di Diego Petrucci – ora a capo della lista `Noi adesso il Pisa’ – riprende quota: a suo favore si esprimono Giorgia Meloni e Altero Matteoli, mentre Massimo Parisi, coordinatore regionale del Pdl, più propenso, secondo indiscrezioni, a trovare una candidatura vicina agli ambienti cattolico-moderati, si scopre in altre taccencte altaccendato (indagato per una presunta truffa ai danni dello stato per percezione indebita di fondi destinati all’editoria). A questo punto il cerchio si chiude e alla fine vuoi vedere che chi la dura la vince? E se sulla riva destra gli animi non si danno pace, a sinistra i giochi sembrano quasi fatti. Due sono le liste che restano a sinistra della coalizione che appoggerà il sindaco uscente Marco Filippeschi e che correranno da sole: la prima, «Una città in Comune», sosterrà Francesco Auletta, la seconda, invece, è costituita dai Comunisti Italiani con la candidatura di Salvatore Montano. Scorrendo verso il centro si allarga la grande coalizione che comprende Sel, Pd, «In lista per Pisa» e «Riformisti per Pisa», che però potrebbe non essere ancora chiusa. Questa sera, infatti, si riunirà il coordinamento provinciale dell’Udc che pare stia valutando la possibilità di entrare a farne parte. Saldi al centro ma con vocazione civica «Avvenire per Pisa», la lista che correrà per portare Biasci a Palazzo Gambacorti. Battitori liberi i «Giovani per le Istituzioni» di Emanuele Guidi – la lista del `gran rifiuto’ del Pd – e i solisti del Movimento Cinque Stelle di Valeria Antoni.

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