Una città in Comune e Rifondazione Comunista hanno detto NO al People Mover.
Diciamo NO perché duplicava inutilmente un’opera già esistente: la linea Pisa Centrale-Aeroporto. Diciamo NO perché la sua costruzione minacciava i già compromessi equilibri idrogeologici dei quartieri circostanti, con ulteriori rischi di allagamenti. Diciamo NO perché costituiva una spesa enorme e di nessuna utilità mentre in città continuano a tagliarsi i finanziamenti per istruzione, sanità, e cultura, con un degrado progressivo della qualità della vita. Diciamo NO perché molte queste gradi opere nel lungo periodo si sono rivelate fallimentari dal punto finanziario per le casse comunali, provocando aggravi per milioni e milioni di euro.
Per tutti questi stessi motivi Una città in Comune e Rifondazione Comunista dicono oggi NO a opere del tutto simili che la maggioranza sta mettendo in cantiere come la Busvia o la Tangenziale Nord.
Troppo spesso inoltre il sistema delle grandi opere si è rivelato fonte di corruzione, di sprechi e di infiltrazioni della criminalità organizzata. Anche il People Mover non sembra esserne esente. E come era prevedibile e previsto in questi giorni le previsioni più pessimistiche sul People Mover si stanno avverando.
Tutti i vertici delle società che hanno gestito l’affare People Mover sono infatti finiti agli arresti con accuse gravissime (dalla corruzione alla associazione a delinquere). Le accuse riguardano non solo le opere pisane ma progetti gestiti in molte altre città per centinaia e centinaia se non per miliardi di euro.
Come spiega il giornale della Confindustria, Sole 24 Ore: “un meccanismo rodato di corruzione e subappalti manipolati per mungere denaro pubblico da maxi lavori, come l’Alta velocità Milano-Genova, l’Autostrada Salerno-Reggio Calabria e il People Mover, che collega la stazione di Pisa con l’aeroporto”. Molti di questi lavori sono stati pagati pur non essendo stati mai realizzati o anche se hanno dimostrato gravissimi difetti di realizzazione.
Nonostante l’esplosione di questo ennesimo, enorme scandalo, l’amministrazione comunale fa sostanzialmente finta che non sia successo nulla di particolarmente grave e rifiuta qualsiasi discussione politica sui molti e ormai prevedibili rischi (ambientali, finanziari, di legalità) delle grandi opere e sulle infiltrazioni criminali nel nostro territorio.
La clamorosa vicenda pone invece in modo drammatico problemi su cui la nostra coalizione si è battuta e continua sistematicamente a battersi nella totale indifferenza della maggioranza: la permeabilità a infiltrazioni illegali che si sta riscontrando in maniera sempre più frequentemente in città, le pesanti carenze per quanto riguarda il controllo da parte del comune di Pisa sull’operato delle aziende che lavorano all’interno del Comune o in progetti che dal Comune dipendono, controllo assolutamente carente come dimostrano i moltissimi casi da noi denunciati (fideiussioni tossiche, trasparenza delle partecipate, imposte non pagate, lavori non controllati, ecc.).
L’odierno scandalo del People Mover non fa che confermare la correttezza delle nostre analisi e la giustezza delle nostre battaglie.
Battaglie che ci impegniamo a condurre anche in futuro senza cedimenti.
Una Città in Comune, Rifondazione Comunista Pisa