Per Conti ingresso trionfale a palazzo Gambacorti con centinaia di sostenitori

lunedì
25 giugno 2018
Testata:
NAZIONE PISA
Pagina:
3

di FRANCESCA BIANCHI

«UN sogno lunghissimo che oggi si realizza. E diventa realtà grazie anche a coloro che ci hanno provato prima di me. Ci abbiamo tentato tante volte, oggi è arrivato il nostro momento. La crescita della Lega è stata certamente determinante. Come sindaco sarò a disposizione di tutti, ci metteremo intorno a un tavolo ed inizieremo subito a lavorare sui tanti problemi di questa città, dalla sicurezza in giù. Sono una persona pragmatica, so che c’è e ci sarà tantissimo da fare per i Pisa. Ma è una grandissima emozione, grandissima. Michele Conti non abbandona la pacatezza. Tutt’intorno, però, sono cori da stadio. Abbracci, bandiere. A mezzanotte e quindici, di fronte al comitato elettorale in via Oberdan, scatta il boato. Prima, da pochi minuti dopo la chiusura delle urne fino alla sostanziale proclamazione, è un susseguirsi di messaggini e telefonate con i risultati ufficiosi, sezione per sezione, trasmessi dai rappresentati di lista sparsi per i seggi. La `formazione’ è schierata di fronte all’ingresso del comitato. La strada si riempie. Michele Conti silenzioso. Il sindaco di Cascina Susanna Ceccardi e l’onorevole Edoardo Ziello scandiscono lo spoglio. Sono loro a suonare la carica. Riglione, Putignano, Sant’Ermete: i dati dei seggi tradizionalmente `rossi’ strappano i primi applausi. «Ma io sono cauto, andiamo avanti. Aspettiamo». Lo sguardo di Michele Conti si fa piano piano più sicuro. Poi la marcia verso Palazzo Gambacorti. Le bandiere della Lega a fare da apripista.

«HO chiamato Salvini e non ci credeva – dicea Susanna Ceccardi – Ela riscossa della Toscana, Pisa non è più rossa. Abbiamo lottato tanto e oggi veder realizzato questo sogno è qualcosa di indescrivibile. Adesso il prossimo obiettivo è la Regione, dove la sinistra ha solo la maggioranza formale e delle poltrone. Non so se sarò io a guidare la squadra che andrà a caccia della Regione ma mi metterò come sempre a disposizione, come l’ultima dei militanti. Io sono sempre pronta, mi metterei a disposizione anche se mi chiedessero di andare in Corea del Nord a battere i comunisti…». «Ci abbiamo creduto molto e siamo stati ricompensati – queste le parole a caldo di Raffaella Bonsangue, coordinatrice provinciale di Forza Italia – è il riconoscimento dell’impegno che abbiamo mantenuto anche in questa fase di ballottaggio più difficile e complessa, nella quale è stato necessario motivare i candidati e l’elettorato. Ma è soprattutto il giusto riconoscimento per quei Pisani che volevano il cambiamento. Sarà un sindaco equilibrato». Diego Petrucci, sindaco di Abetone-Cutigliano, non tiene a freno l’entusiasmo: «Soddisfazione immensa, ma non è una sopresa, lo respiravamo da mesi. Questa settimana abbiamo fatto di tutto per convincere e consolidare ma la città ha dimostrato chiaramente la volontà di essere liberata da un potere che ha fatto solo danni. Ora ci rimboccheremo le maniche per iniziare a lavorare». Tra la folla di sostenitori anche Patrizia Paoletti Tangheroni che, candidata sindaco per il Pdl nel 2008, perse al ballottaggio con Marco Filippeschi: «E’ la festa della democrazia, finalmente un sindaco giovane che dimostrerà da subito due cose: la sua grande capacità e la sua inaspettata indipendenza. E’ la persona giusta».

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