Piantedosi si dimetta: difendiamo chi è sceso in piazza ed è stato brutalmente picchiato perché difendeva il popolo palestinese

Chiediamo che il Ministro Piantedosi si dimetta subito. Riteniamo gravissime le affermazioni fatte oggi in Parlamento dal Ministro dell’Interno sulle violenze brutali e ingiustificabili delle forze dell’ordine contro studenti e studentesse, in larga parte minorenni, scese in piazza per manifestare contro il genocidio del popolo palestinese.

Il Governo per bocca del Ministro ha parlato di un “corteo fuori legge”, di studenti che hanno provato a forzare il cordone di polizia e i blindati che bloccavano l’accesso a Piazza dei Cavalieri, quando le immagini e le foto mostrano chiaramente che i ragazzi sono stati presi in trappola in un’azione premeditata.

L’operazione che la destra sta conducendo si basa sul depistaggio e la falsificazione dei fatti, affermando una montagna di bugie alimentate ad arte e scagliate sull’opinione pubblica contro gli studenti e le studentesse scesi in piazza a Pisa venerdì per chiedere il cessate il fuoco sulla popolazione palestinese dove ci sono ormai più di 30.000 vittime, di cui più di 10.000 bambini, in un conflitto che vede il governo italiano complice per non aver intrapreso alcuna azione per il cessate il fuoco e al contrario avere bloccato i fondi per gli aiuti umanitari all’agenzia ONU per i rifugiati, costringendo un popolo alla fame.

Il Ministro Piantedosi prova così ad occultare le responsabilità politiche, difendendo e giustificando le violenze della polizia. La stessa notizia di ieri del trasferimento della dirigente del reparto mobile della polizia di Firenze arriva con tempismo perfetto, con la precisazione del Ministero che questo nulla ha a che vedere con quanto accaduto a Pisa e che il trasferimento era già preventivato. Un’operazione di distrazione mediatica che ha lo scopo evidente di dare l’impressione di aver fatto qualcosa senza in realtà fare nulla, dal momento che ancora non è stato rimosso il Questore dalla sua carica. Intanto si procede, come risulta dalle parole pronunciate oggi alla Camera, alla criminalizzazione dei e delle manifestanti. Avanza la macchina del fango e della menzogna che la destra ha messo in moto a livello nazionale che abbiamo visto anche a Pisa in Consiglio comunale con il documento votato dalla maggioranza e dal Sindaco Conti.

Per la Presidente del Consiglio Meloni lo Stato di diritto è il manganello, in piena tradizione fascista. Le dichiarazioni del Governo sulle brutali violenze delle forze dell’ordine sulle studentesse e sugli studenti pisani, dopo giorni di imbarazzante silenzio, sono uno schiaffo esplicito anche alle dichiarazioni del Presidente Mattarella e si inseriscono nell’alveo del progetto autoritario di presidenzialismo che la destra sta portando avanti in Parlamento.

Per la libertà di movimento e il diritto a manifestare, sabato pomeriggio a Pisa saremo ancora una volta assieme agli studenti e alle studentesse, e rivolgiamo un appello affinché sia presente tutta la cittadinanza per tornare a gridare forte “stop al genocidio del popolo palestinese”.

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