Piazza Gambacorti: l’ordinanza di Conti è strumentale. Obiettivo della destra la totale mercificazione dello spazio pubblico

Fino al novembre 2024 in piazza Gambacorti, nota anche come piazza della Pera, si potrà bere solo nei locali o ai tavolini dei locali. È questa l’ordinanza partorita dalla Giunta Conti, assistita dall’on.Ziello, tornato trionfalmente a sostenere la causa della sicurezza.
Ancora una volta si usa strumentalmente il tema della sicurezza per realizzare un’operazione ben diversa: cancellare la socialità di una delle ultime piazze in città che ancora resiste alla totale mercificazione, in cui dal primo pomeriggio alla sera bambini e bambine, famiglie, studenti e studentesse si incontrano e vivono lo spazio pubblico.

È questo uno dei veri obiettivi, neanche troppo celato, della missione dell’onorevole Ziello: trasformare la piazza in un unico tavolinificio, cancellando lo spazio fruibile da tutti senza dover pagare.

In questi anni abbiamo ripetutamente segnalato i locali che inglobavano le panchine pubbliche nell’area che avevano in concessione per i tavolini, impedendone la libera fruizione. Perchè di questo Ziello e Conti tacciono?

Piazza Gambacorti è una delle ultime piazze in città in cui poter giocare, incontrarsi, sedersi, parlare senza dover pagare. È questo per la destra il problema da risolvere, altro che il decoro e l’insicurezza.

In aggiunta il sindaco Conti ricorre ancora una volta allo strumento dell’ordinanza, assolutamente fallimentare per gli obiettivi che intende raggiungere, come si è dimostrato nella zona stazione, e giuridicamente infondato, come hanno dimostrato proprio le recenti sentenze del TAR contro altre ordinanze su questa materia firmate dal primo cittadino.

Certamente i diritti alla socialità e al riposo devono essere contemperati ma qui l’obiettivo della destra è un altro: espellere i cittadini e le cittadine dalla piazza consentendo la sua totale mercificazione.

Noi ci opponiamo al progetto e all’idea di un centro cittadino e delle sue piazze usato come un solo grande bar a pagamento con intorno la desertificazione sociale.

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