Pisa, il no di Filippeschi: niente alleanza con l’Udc

L’UNITA’ TOSCANA, pagina 28 (di GABRIELE MASIERO)
Pd, Sel, Lista civica e Riformisti per Pisa saranno queste le liste a sostegno della candidatura a sindaco di Marco Filippeschi, a Pisa. Non c’è spazio per altri accordi politici. Tramonta quindi, sotto la Torre pendente, la possibilità di un’intesa con l’Udc, pronto a mettere qualche suo candidato (pur rinunciando al simbolo) nella lista dei Riformisti. Lo stop è arrivato direttamente da Filippeschi dopo un incontro con una delegazione del partito cattolico. «Non ci sono le condizioni per un accordo politico – ha spiegato il primo cittadino – e non si possono fare alleanze in questo modo. Gli elettori non capirebbero e inoltre noi abbiamo già scritto il programma insieme alla coalizione».
Il via libera al sostegno al centrosinistro era arrivato nei giorni scorsi dall’assemblea comunale dell’Udc che voleva sposare il progetto lanciato dall’assessore uscente del Psi, Federico Eligi. Ma senza un confronto coi partiti non c’è stato spazio per una soluzione del genere, nonostante dentro i Riformisti per Pisa fossero già confluiti montiani ed ex Fli. «Nel loro caso – ha precisato Filippesch i – il percorso si è caratterizzato negli anni anche in consiglio comunale con voti d’astensione su provvedimenti importanti. L’Udc, invece, fino all’ultimo ha tenuto un atteggiamento diverso che non si concilia con una possibile alleanza ». Ora è probabile che il partito cattolico corra da solo alle amministrative, magari sperando di attrarre il voto moderato che non si riconosce con il Pdl, soprattutto visto il sempre più probabile appoggio dei berlusconiani alla lista civica di destra capeggiata da Diego Petrucci, e guardando al progetto dell’ex De Mario Biasci che sta anche lui lavorando a una lista per il centro. Ma a pochi giorni dalla presentazione delle liste le difficoltà da superare sono tante. Il Pdl, infatti, non ha ancora sciolto la riserva, ma il continuo rinvio delle decisioni sembra più tattica che sostanza: un modo per avvicinarsi alla scadenza della presentazione delle liste (il 27 aprile) senza alternative e dunque silenziare anche i malpancisti interni, a cominciare dal capogruppo (ed ex Dc) Giovanni Garzella e del cattolico Riccardo Buscemi, entrambi notoriamente contrari alla soluzione-Petrucci.
Il consigliere comunale uscente di Sel, Sandro Modafferi, il più votato a Pisa alle scorse primarie per il Parlamento, ha intanto ufficializzato ieri il suo divorzio dai vendoliani. «Lascio Se] – ha detto – per sostenere il progetto di Una Città in comune e del suo candidato sindaco, Francesco Auletta, anche se non mi ti candiderò al consiglio comunale».

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