martedì 15 maggio 2018 |
Testata: CORRIERE FIORENTINO |
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Cinquecento persone al confronio, anche il sindaco di Livorno (M5S) e quello leghista di Cascina
PISA Dopo settimane in cui la campagna elettorale era stata sottotono, limitata ai guai interni dei partiti, coalizioni e movimenti, l’appuntamento al Palazzo degli affari con tutti i dieci candidati sindaci non solo riempie la sala (oltre 500 persone hanno risposto all’appello di Confcommercio). Ma fa capire che c’è chi crede davvero, tra le forze ora di opposizione, di poter strappare Palazzo Gambacorti a Pd ed alleati.
E a rendere plastica questa voglia, arrivano i big. Il M5S porta dalla vicina Livorno il sindaco Filippo Nogarin: quando arriva, in tanti si girano a indicarlo e a salutarlo, anche il candidato del movimento a Pisa, Gabriele Amore, gli fa un segno con gli occhi. In prima fila, invece, arrivata in perfetto orario, c’è la sindaco della vicina Cascina, Susanna Ceccardi, che tanto ha fatto per far candidare al centrodestra il suo compagno di partito, il leghista Michele Conti: con lui è un continuo scambio
di sguardi e di conferme quando interviene. La serata è organizzata da Confcommercio, che da mesi sta battendo sul tema della sicurezza. E infatti si parte da li. Le soluzioni, tranne qualche eccezione (cioè Ciccio Auletta, di Una città in Comune, e Simonetta Ghezzani di Sinistra italiana) fanno fatica a trovare una grande varietà: il candidato del Pd e assessore uscente ai lavori pubblici Andrea Serfogli propone nuove assunzioni di vigili urbani, con introduzione del turno notturno e aumento della telecamere in città «che con noi sono passate da 5 a ioo». Conti propone più vigili, anche di quartiere, come fa anche Amore, che aggiunge: «Vogliamo il Daspo urbano in tutta la città», non solo in quelle già zone individuate dal Regolamento approvato dall’attuale maggioranza Pd. E le liste civiche si adeguano.
E al secondo giro di domande, sulla contraffazione e la sicurezza tutti, eccetto le due sinistre, propongono l’assunzione di vigili e più telecamere lotta all’abusivismo commerciale, che la platea si infiamma. «Dove è stato il Pd finora, parlano come se non avessero governato negli ultimi 20 anni», attacca Raffaele Latrofa di Pisa nel cuore, una delle tante liste civiche in campo. Conti affonda: «Qui eleggevate 4 deputati ed avevate pure il ministro degli interni: non vi è riuscito neanche di risolvere il problema dell’abusivismo».
Il dibattito va avanti fino a notte, si capisce che in platea ci sono tante claque e truppe cammellate: in prima fila soprattutto del centrodestra, il Pd in fondo (evidentemente è arrivato in ritardo). E tra urla e applausi, ad un militante del Pd sfugge: «Ci stanno triturando».