«Le realizzazioni danno bei risultati. Così saliamo le classifiche e siamo sempre fra le prime città italiane.» Questo è il commento del Sindaco Filippeschi al Rapporto Ecosistema Urbano 2016 (dati 2015) appena uscito.
Come sempre si sorvola sulle importanti criticità che emergono, produzione di rifiuti e raccolta differenziata, depurazione delle acque e perdite idriche, e ci si concentra sui dati positivi. Il problema è che prudenza vorrebbe una loro verifica, perché ovviamente una seria amministrazione conosce bene i dati che lei stessa monitora e invia a Legambiente per elaborare il rapporto nazionale, prima di avventurarsi in commenti entusiastici sul proprio lavoro.
Scopriamo così che il dato che aveva suscitato più entusiasmo, ma anche qualche perplessità, ovvero la prima posizione in quanto a qualità dell’aria riferita alla concentrazione di Pm10 (media annuale delle due centraline), è sbagliato. Pisa non è prima a livello nazionale, ma 52a, insieme a Caltanissetta e Udine!!!
Infatti dal bollettino Arpat di illustrazione dei dati della qualità dell’aria relativi al 2015 emerge chiaramente che il dato delle due centraline del Borghetto e dei Passi è rispettivamente 29 e 25 µg/mc con una media di 27 µg/mc, ben lontano dai 14 µg/mc dichiarati, dato che colloca Pisa appunto alla 52a posizione sulla qualità dell’aria.
Come è stato possibile questo errore? Semplice, l’amministrazione quest’anno non ha inviato il dato a Legambiente che ha preso quello dello scorso anno che a sua volta era sbagliato. Chiediamo una rapida rettifica a verifica dei dati che utilizziamo per monitorare la situazione ambientale e sulla salute.
Questo errore ovviamente inficia anche la prestazione complessiva della nostra città, ma per noi non è tanto una questione di classifiche – Ecosistema Urbano è utile per dare un quadro della situazione nazionale, non tanto per le situazioni specifiche che dovrebbero essere già note – quanto di aderenza alla realtà e serietà nei confronti dei cittadini che tutti i giorni respirano l’aria e vogliono avere certezze i merito alla loro salute e alla qualità ambientale.
Ormai due anni fa abbiamo portato in consiglio comunale una mozione di iniziativa popolare per aumentare il numero di centraline in città, in particolare modo nei quartieri periferici: la mozione è stata approvata all’unanimità, ma le centraline ancora non ci sono e solo di recente ci hanno annunciato il ricorso a quelle mobili.
Allora invece di farsi belli per risultati che non esistono, si affronti con serietà la situazione e si operi davvero per migliorare l’ambiente in città.