Sul piano di recupero della Caserma Artale la destra che sostiene il sindaco Conti boccia tutte le nostre richieste di avviare un confronto con i cittadini e le cittadine, e con le altre istituzioni, a partire dall’Università, chiudendo la porta a qualsiasi percorso di partecipazione.
È questo l’esito del consiglio comunale di ieri in cui si è discusso dopo 5 mesi l’argomento da noi richiesto su una vicenda che è diventato un vero caso nazionale.
La maggioranza non ha presentato alcun documento avallando pienamente il piano speculativo proposto dalla società privata. Sì alle nuove case, alla moltiplicazione dei parcheggi, all’hotel studentesco.
Inaudito l’intervento del capogruppo della Lega che ha rilanciato l’uso dell’auto contro chi usa la bici, sostenendo qualsiasi progetto di sviluppo che muova l’economia cittadina e porti turisti, a partire da quello presentato.
Nessuna trasparenza ancora una volta da parte dell’assessore Dringoli sull’iter del procedimento, e quelle che sono le interlocuzioni con il soggetto privato.
Il Comune non ha alcuna intenzione di svolgere il proprio ruolo a partire dal tema cruciale della connessione tra la trasformazione della Artale e quella del Santa Chiara.
Per noi questa è una questione dirimente che è al centro del programma con cui ci candidiamo alla elezioni.
Occorre fermare questa speculazione, i cui presupposti risiedono negli atti della passata amministrazione e che ora la destra concretizza, e pensare ad un progetto innovativo e partecipato che metta al centro la sostenibilità ambientale, dia priorità alla lotta al cambiamento climatico, tenga conto del bisogno di spazi aperti e verdi emerso con la pandemia e di servizi per la cittadinanza e il quartiere, l’Università e il Diritto allo studio.