Pollice verso per Rebeldìa Il giudice sequestra l’immobile

NAZIONE PISA, pagina 10
PROVVEDIMENTO SUBITO ESECUTIVO
IERI è arrivata la sentenza che dispone il sequestro dell’ex-Colorificio Toscano di via delle Cascine, occupato undici mesi fa dalle associazioni che compongono l’universo Rebeldìa, una trentina di sigle della sinistra radicale pisana che l’avevano trasformato in un centro culturale sotto l’insegna «Municipio dei Beni Comuni». Immediata la reazione dei diretti interessati che nel pomeriggio hanno promosso un sit-in sotto le finestre di palazzo Gambacorti. «Si preferisce restituire all’abbandono e al degrado lo spazio dell’ex-Colorificio – dice Mariangela Priarolo, portavoce del Municipio dei Beni Comuni -, ma noi non ci arrenderemo perché crediamo che le cose possano e debbano cambiare. In un momento di crisi come questo, l’ex-Colorificio Liberato rappresentava una realtà sostenibile e da imitare. Abbiamo invitato più volte il sindaco Marco Filippeschi e l’assessore alla cultura Dario Danti a visitare gli spazi che avevamo restituito alla città, ma non si sono fatti mai vedere».
«PRENDIAMO atto della decisione del tribunale – hanno aggiunto i legali delle associazioni, Ezio Menzione e Tiziano Checcoli – che ha ritenuto di non condividere le sollecitazioni che un ampio dibattito a livello nazionale, a partire dalla Commissione Rodotà, sta portando avanti sul tema della proprietà privata e sul suo ruolo nel nostro ordinamento costituzionale. A questo punto saraà la Corte di cassazione, in sede di impugnazione, a dover prendere posizione sui questi temi fondamentali. Auspichiamo comunque che l’esperienza dell’ex Colorificio possa non concludersi, anche attraverso un ripensamento da parte della proprieta». Anche Sel, forza di maggioranza a Pisa, aveva nei giorni scorsi solidarizzato con gli occupanti e così pure ieri Rifondazione e Cobas.

Andrea Valtriani

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