Da sempre siamo stati contro la “svendita” della Mattonaia. Si tratta di un’operazione che in tutti questi anni abbiamo contrastato proponendo il recupero pubblico di questo immobile comunale che colpevolmente è stato lasciato all’abbandono e al degrado.
Sulla vicenda, inoltre, pende un esposto alla Corte dei conti fatto da numerose associazioni negli scorsi mesi, ma non solo. All’interno della giunta comunale regna il caos visto che la posizione dell’assessora Zambito è totalmente diversa da quella dell’assessore Serfogli rispetto all’utilizzo dei proventi derivanti dalla vendita della Mattonaia. La stessa Zambito in commissione infatti ha ribadito:
“L’assessore Serfogli ha ben presente e sa esattamente quanti sono i fondi che sono stati erogati su ERP per la realizzazione della Mattonaia, e in caso di vendita della Mattonaia questi soldi saranno compensati. Se non si fa così la Regione ci metterebbe nella black list e quindi non avremo più contributi. Se i comuni distorcono le risorse dell’ERP per fare altro, la Regione ti mette nella black list e non ti dà più niente sull’ERP”.
Questa è una interrogazione urgente presentata in Regione da Sì – Toscana a Sinistra
Gruppo consiliare SI Toscana a Sinistra
Al Presidente del Consiglio Regionale Toscano
Firenze, 9 febbraio 2016
OGG: Interrogazione orale urgente
“In merito alla permuta dell’immobile denominato Mattonaia di Pisa.
Premesso le vicende che hanno interessato l’immobile denominato “Mattonaia”, il cui piano di recupero, finanziato a suo tempo (lontano 1984), si suddivideva in due lotti: il 1° lotto per lavori di consolidamento e realizzazione di fondi commerciali per un importo complessivo di Lire 1.330.936.335 finanziato dal Comune di Pisa coi proventi delle opere di urbanizzazione; il 2° lotto per la realizzazione di 9 alloggi, per un importo complessivo di Lire 881.011.898, finanziato dalla Cassa Depositi e Prestiti ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 94/1982, affinché gli alloggi fossero assegnati in locazione ai sensi della legge 27 luglio 1978, n. 392 da parte dei comuni o consorzi.
Tenuto conto che lo scorso 30 dicembre è stato pubblicato il bando congiunto – che si chiuderà il prossimo 15 febbraio-, per la realizzazione dei lavori di rifacimento e riqualificazione della via Pietrasantina, la riqualificazione di Lungarno Pacinotti, il rifacimento della fognatura nera su un tratto della via Litoranea a Marina di Pisa e di Piazza di Retro San Michele in Borgo. Bando che prevede che, a chi si aggiudicherà la gara, il Comune di Pisa pagherà parte dei lavori con la permuta della Mattonaia.
Considerato la costante richiesta, anche da parte delle associazioni e dei sindacati dell’inquilinato, di case di edilizia pubblica per fronteggiare l’emergenza abitativa del comune di Pisa molto della quale dovuta a morosità incolpevole.
Considerato, inoltre, che gli 11 appartamenti a destinazione sociale della Mattonaia sono sostanzialmente disponibili necessitando solo di interventi di piccola entità economica per una loro riqualificazione.
Tenuto, altresì, conto dell’esposto alla Corte dei Conti, in cui si chiede di procedere all’individuazione e all’accertamento di precise forme di responsabilità e contestazione dei fatti nei confronti degli amministratori, dei dirigenti e dei funzionari, alternatisi negli anni alla guida del Comune di Pisa implicati nella progettazione, costruzione e gestione dell’appalto lavori della “Mattonaia” e, comunque, di tutti coloro che, nell’arco di tempo considerato – quantomeno nel periodo dal 2003 al 2014 – sono risultati titolari di poteri diretti o di vigilanza e/o di rappresentanza istituzionale.
Considerato quanto dichiarato dall’Assessore all’Urbanistica-Recupero e riuso del patrimonio edilizio esistente-Edilizia residenziale pubblica e politiche abitative, nel corso della seduta della seconda commissione consiliare permanente, svoltasi il 22 dicembre del 2015, in merito alla permuta della Mattonaia e all’utilizzo dei proventi dell’alienazione in cui lo stesso dichiarava: “che l’amministrazione ha ben presente e sa esattamente quanti sono i finanziamenti che sono stati erogati su fondi ERP per la realizzazione della Mattonaia e in caso di vendita dell’immobile questi soldi dovrebbero essere compensati, altrimenti il comune rischia di essere inserito nella “black list” della Regione Toscana in quanto si paventerebbe una distorsione delle risorse dell’ERP per fare altro”.
Interroga la Giunta regionale
per sapere se, considerato il fatto che parte delle risorse per la ristrutturazione della Mattonia provengono da fondi ERP, non ritenga, nell’ambito delle sue competenze, di intervenire presso il comune di Pisa per chiarire come saranno utilizzate le risorse derivanti dalla permuta dell’immobile, affinchè le stesse siano investite per la realizzazione di edilizia pubblica e sociale anche a fronte del fatto dell’emergenza abitativa presente nel comune di Pisa.
I Consiglieri
Tommaso Fattori, Paolo Sarti
Gruppo consiliare
SI Toscana a Sinistra