domenica 30 marzo 2014, TIRRENO PISA Pagina: VII
Presidio per chiedere il blocco degli sfratti «Il prefetto si attivi»
di Danilo Renzullo ® PISA
Una quarantina di militanti di Prendocasa e altri movimenti chiedono di tutelare i casi di morosità incolpevole
«Bloccare subito gli sfratti per morosità incolpevole». Quelli che rischiano di mandare al collasso famiglie già duramente provate dalla crisi economica e impossibilitate a pagare gli affitti perché magari hanno perso il lavoro.
Circa 40 tra militanti di Prendocasa e dei movimenti per il diritto all’abitare, famiglie sotto sfratto, esponenti di forze politiche della maggioranza (Sel) e di opposizione (Una città in comune e M5S) e sindacati inquilini (Sicet e Unione Inquilini), si sono riuniti ieri mattina in presidio sotto la sede della prefettura.
Scopo della protesta: chiedere al prefetto il rispetto della richiesta di sospensione temporanea di alcuni sfratti per morosità incolpevole caldeggiata dal consiglio coinunale e dalla commissione territoriale per il contrasto del disagio abitativo.
Nei giorni scorsi, infatti, dopo una mozione approvata dal consiglio comunale, che chiede di valutare la sospensione degli sfratti per morosità incolpevole, si è riunita la commissione emergenza abitativa che ha stilato una graduatoria per l’assegnazione in via straordinaria di un alloggio popolare (in cui rientrano anche due famiglie il cui sfratto è previsto per domani con l’uso della forza pubblica) .
Mercoledì scorso si è riunita inoltre la commissione territoriale per il contrasto del disagio abitativo che, dopo aver esaminato 18 casi di procedure di sfratto, ha formulato al prefetto la «richiesta di differimento dell’esecuzione dei provvedimenti di sfratto con forza pubblica» per tre nuclei familiari (tra cui anche quelli previsti per domani), in quanto «destinatari, nei prossimi tre mesi, di provvedimenti di assegnazione di alloggi che si renderanno disponibili».
La commissione, in pratica, ha chiesto la sospensione per tre mesi di tre sfratti, per permettere il passaggio da casa a casa delle famiglie.
A queste richieste non è seguita, almeno fino a ieri, alcuna risposta da parte della prefettura e vana è stata anche la richiesta di incontro con il prefetto formulata dagli esponenti politici e dai militanti dei movimenti.
«Chiediamo – dicono gli attivisti di Prendocasa- che sia data concretezza alle scelte politiche e tecniche per garantire a tutti i cittadini il diritto alla casa e alla dignità».
Dure le prese di posizione di Simonetta Ghezzani (Sel), Ciccia Auletta (Una città in comune) e Gianfranco Mannin1(M5S) che chiedono una risposta dal prefetto, nel rispetto di quanto deliberato dal consiglio comunale e dalle commissioni.
L’Unione Inquilini propone invece la requisizione temporanea dell’immobile di via Marsala, di proprietà dell’imprenditore Pampana, inutilizzato da 12 anni e simbolicamente occupato alcune settimane fa.
Per domani, intanto, i movimenti per la casa annunciano una mobilitazione per difendere le famiglie sotto sfratto.