domenica 29 aprile 2018 |
Testata: TIRRENO PISA |
Pagina: VII |
ATTIVISTI DA TUTTA LA TOSCANA
Manifestazione di protesta contro il piano per Camp Darby
PISA
«Un Primo Maggio di lotta, a difesa dei diritti dei lavoratori e contro la militarizzazione del territorio».
Martedì prossimo, varie realtà politiche, sociali e sindacali di base pisane, riunite sotto la sigla “Lavoratori e lavoratrici contro la guerra”, si riuniranno davanti ai cancelli della base militare statunitense di Camp Darby per contestare i progetti di potenziamento dell’enclave a stelle e strisce e per rivendicare la chiusura dell’installazione militare.
«Il Primo Maggio è sempre stata una giornata di lotta e l’obiettivo è di riempirla nuovamente di contenuti, a partire dalle morti sul lavoro e dal tema della militarizzazione del territorio – spiegano gli organizzatori -. La base di Camp Darby rappresentata un serio ostacolo alla pace, ma anche un pericolo per il territorio, dove sempre di più si assiste ad un crescente protagonismo militare. Elemento, quest’ultimo, su cui le realtà sociali, politiche e sindacali locali dovrebbero riflettere, ma anche fame oggetto di un’ampia mobilitazione».
Gli attivisti si riuniranno davanti ai cancelli della base militare alle 10.30 con l’obiettivo principale di contestare il progetto da decine di milioni di dollari che porterà alla realizzazione di un nuovo tronco ferroviario tra la piccola stazione di Tombolo e il cuore dell’installazione militare per trasferire su rotaia il trasporto di armi e munizioni verso i depositi della base statunitense. Un progetto da realizzare an che attraverso la costruzione di un ponte girevole sul Canale dei Navicelli, che da oltre un anno continua ad attirare le proteste di pacifisti, antimilitaristi e ambientalisti (il piano porterà all’abbattimento di quasi mille alberi, ma gli Stati Unitisi sono impegnati a piantarne oltre cinquemila).
«Camp Darby sta acquistan do una nuova forza e sempre più un ruolo strategico per gli Stati Uniti nei nuovi scenari geopolitici e nei conflitti internazionali, ponendo anche un problema di “sovranità” nel nostro territorio», concludono i promotori del presidio di protesta lanciando un appello a tutte le realtà antimilitariste e pacifiste della Toscana a costruire e a partecipare alla manifestazione organizzata per il prossimo 2 giugno.
In occasione della Festa della Repubblica, come lo scorso anno, numerose sigle sociali e politiche si riuniranno a San Piero a Grado e raggiungeranno in corteo l’installazione militare per chiedere di «fermare i progetti di potenziamento della base», che dovrebbero iniziare a concretizzarsi nei prossimi mesi con l’apertura dei cantieri.
Danilo Renzullo