Progetto bancarelle di Piazza Manin: tra bugie e strafalcioni la destra inganna la città

Sulle bancarelle di piazza Manin emerge in tutta la sua evidenza la superficialità e la spudoratezza con cui la giunta Conti e l’assessore Pesciatini affrontano una questione delicata e complessa.

Abbiamo assistito alle solite sceneggiate: ad ottobre il sindaco Conti annunciava l’approvazione del piano del commercio entro lo scorso dicembre mentre nella commissione consiliare competente, grazie alla nostra iniziativa, si scopriva che nulla era stato fatto e che del piano non esiste neppure una bozza né un tavolo di confronto con gli operatori economici. Siamo a Marzo e ancora non vi è neppure un foglio di questo piano

Al contempo assessore e sindaco in commissione, sempre a ottobre, annunciavano in pompa magna che la questione delle bancarelle era risolta con la presentazione di bancarelle mobili che avrebbero permesso il rientro in Piazza dei Miracoli.

Si è continuato quindi a dire alla città e agli operatori interessati che la giunta Conti avrebbe permesso la riapertura di Piazza del Duomo, ovvero qualcosa di falso e assolutamente irrealizzabile.

Da dicembre ad oggi nonostante i nostri solleciti ad affrontare il tema generale del piano del commercio vi è stato il totale silenzio, fino a ieri quando arriva l’annuncio della giunta di un nuovo progetto per bancarelle del Duomo.

Rullo di tamburi: le bancarelle rotanti sono scomparse, il rientro in Piazza del Duomo (su cui la destra aveva costruito la sua campagna elettorale) scomparso e si parla di una generica ricollocazione delle bancarelle dal parcheggio di Pietrasantina e lungo l’asse turistico fino alla Piazza. Si avete letto bene, si parte da Pietrasantina, questione sulla quale Pesciatini, che al tempo rappresentava Confcommercio, si è stracciato le vesti, sollevando una durissima opposizione verso il Comune.

Comunque sia, ad oggi anche su questo non c’è neppure un foglio e un documento per poter valutare il progetto nel suo insieme. L’unica certezza è che le bugie della destra sul rientro in Piazza dei Miracoli sono finite.

Quello che è inaccettabile è l’annuncio dell’accollo dei costi di tutta l’operazione da parte del Comune per la realizzazione delle nuove postazioni. La spieghiamo con parole semplici: fanno pagare alla città il contentino del boccone amaro a quelle persone a cui avevano promesso un altro finale. Questo va oltre lo scandalo e se tale ipotesi venisse confermata sarà nostro dovere verificare tutti i profili erariali, attraverso le autorità competenti a partire dalla Corte dei Conti per la tutela dei soldi pubblici.

Certo è che abbiamo l’ennesima conferma di come si utilizzi la cosa pubblica per interessi elettoralistici per cercare di riparare alle mancate promesse e ai frequenti strafalcioni.

Francesco Auletta, Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile
Olivia Picchi – Partito Democratico
Gabriele Amore – Movimento 5 stelle

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