Progetto Caserme, Municipio dei Beni Comuni: “Il Distretto 42 deve essere riaperto”

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Il Distretto 42 Negli ultimi due mesi sono state molte e contraddittorie le voci emerse intorno al futuro del Progetto Caserme. Ma al di là delle strumentali contraddizioni messe in campo dai nostri amministratori, che un giorno dicono di voler rivedere il progetto e il giorno successivo ne confermano la vecchia versione come se nulla fosse, l’evidenza non richiede troppi interpreti: il Progetto Caserme, così come era stato concepito, è defunto. “La immediata conseguenza di ciò è una – spiegano dal Municipio dei Beni Comuni: il Distretto 42 deve essere riaperto, a breve, senza eccezioni. È giunto il momento, ora non domani, di far precipitare le parole d’ordine pronunciate durante le campagne dei mesi scorsi in azioni, valorizzando e dando spazio a ogni singola esigenza, dal pensare un nuovo modello economico alla tutela ambientale, dalla riapertura del Parco Andrea Gallo alla ricostituzione immediata di tutte le attività pubbliche e associative che hanno da sempre contraddistinto i nostri percorsi, dalla costruzione di una città che finalmente contempli anche il punto di vista dei bambini, alla garanzia di uno spazio all’interno del quale possano trovare cittadinanza le campagne, le vertenze che devono animare una città giusta, aperta, dalla costruzione di un luogo di accoglienza reale per i migranti di tutto il mondo a un laboratorio permanente di cultura dal basso. In una parola e in pratica: riaprire i cancelli di via Giordano Bruno, ripartire più determinati di prima”. Le progettualità messe in campo in vista di un simile passaggio sono molteplici, come spiega il Municipio: “A partire da oggi lanciamo una campagna di partecipazione, ascolto, progettazione collettiva per la riapertura del Distretto 42 con uno slogan semplice: DìxDì=42. Moltiplica lo spazio comune. Un nuovo esperimento sociale che nella sua anomalia provi a essere concreta applicazione dei principi costituzionali a partire dall’articolo 42, e che dia corpo alle campagne condotte in questi anni di recupero, riqualificazione e riutilizzo del patrimonio comune. Una campagna che abbia un obiettivo chiaro, una pratica condivisa da tutte e tutti: riaprire e restituire alla città le aree della ex caserma ‘Curtatone Montanara’ attraverso una progettualità partecipata”. Progettazione partecipata può voler dire molte cose, ed è troppo spesso una metodologia sbandierata da molti. “Peri i giorni che verranno – specificano dal Municipio – saranno numerosi e costanti i piccoli grandi passaggi attraverso i quali cercheremo di strutturare dal basso gli eventi futuri. Intanto ristabilire da subito un contatto vivo, di vicinanza effettiva, con il quartiere San Martino che fu ed è ancora il primo sostenitore dell’esperienza del Distretto 42, e i cui bisogni reali (suoi e della città), i desideri, i sogni, saranno ‘fotografati’ da un questionario che i volontari del Municipio dei Beni Comuni sottoporranno agli abitanti, e il cui esito sarà la base e il cuore dell’elaborazione di ogni singolo tavolo di lavoro. La nostra presenza cercherà di essere capillare, visibile nei luoghi di aggregazione che fanno del quartiere San Martino uno spazio tra i più vivi in città. Informare, consultare, discutere, parlare, comprendere lo stato di cose di una realtà che muta e che muta bisogni”. Ancora: “Una consultazione permanente, insomma, la sottoscrizione collettiva di un protocollo di partecipazione autogestito, il cui culmine sarà rappresentato dai tavoli di lavoro del 31 gennaio e del primo febbraio. Durante queste due giornate, infatti, è previsto un incontro diffuso in alcuni spazi chiave del quartiere San Martino: il cinema Arsenale, il Cantiere San Bernardo, Il Circolo Imago, il circolo Agorà, il distretto di Economia Solidale, la sede di Libera. Realtà che ringraziamo per la loro entusiastica partecipazione, e per il loro fondamentale contributo alla riapertura del Distretto 42″. “Due giornate – spiegano dal Municipio – in cui lanceremo un appello e un invito alla cittadinanza, alle associazioni e a tutte e tutti coloro che sono interessati a incontrarci e incontrarsi per scegliere insieme un percorso condiviso che riconsegni alla città gli spazi del Distretto 42, in via Giordano Bruno. Sei tavoli aperti (economia solidale, ambiente, attività ludiche e associative, campagne cittadine e nazionali, migranti, città dei bambini), sei punti di vista contigui, a partire dai quali proporre, vagliare, riflettere insieme un futuro comune per uno spazio comune”. In conclusione: “Il nostro obiettivo è moltiplicare la liberazione degli spazi, a partire dall’ex Caserma ‘Curtatone e Montanara’, che finalmente tornerà a essere il cuore verde di un quartiere, un luogo di incontro e di accoglienza. Ogni giorno, a partire da oggi, dobbiamo diffondere il nostro intento: riaprire il Distretto 42, renderlo più vivo, più forte di prima. Non si tratta di opzioni, ma di scelte imprescindibili”. Fonte: Municipio dei Beni Comuni

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