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3 2 VERSO UN DOMANI DIVERSO VERSO LA GIUSTIZIA CLIMATICA E AMBIENTALE Mare bene comune: abbattere i privilegi, difendere spiagge libere e l’ambiente... Mobilità: una rivoluzione a misura di tutti3..................................................................... Rifiuti zero ed economia circolare: Pisa non consuma le risorse del pianeta.......... Una città rinnovabile per contrastare la crisi climatica................................................ Una città verde e in salute................................................................................................... VERSO I DIRITTI DI TUTT3 Diritto all’abitare.................................................................................................................... Giovani, student3, economia della notte.......................................................................... Città della cultura diffusa................................................................................................... Dichiariamo guerra alla povertà, non ai poveri............................................................. Per una città che promuova l’inclusione, per una giustizia che promuova partecipazione.............................................................. Le nuove migrazioni, una sfida per la città....................................................................... Pisa la città dei diritti: la comunità LGBTQIA+................................................................ Una città attraversabile e abitabile da età e abilità diverse........................................ Un servizio territoriale per promuovere salute ed equità........................................... Una scuola grande come il mondo...................................................................................... Sportpopolare......................................................................................................................... Una città femminista............................................................................................................. VERSO LA GIUSTIZIA SOCIALE E LA PARTECIPAZIONE Reddito, lavoro,dignità.......................................................................................................... Acqua bene comune............................................................................................................. Pisa rigenerata...................................................................................................................... Antimafia in comune............................................................................................................. Pisa laboratorio per la giusizia fiscale........................................................................... Partecipazione e co-creazione............................................................................................. VERSO LA PACE E IL DISARMO Città dell’antifascismo e della Resistenza........................................................................ Pisa territorio di pace........................................................................................................... ..... pag. 6 ..... pag. 7 ..... pag. 8 ..... pag. 9 ... pag. 10 ... pag. 16 ... pag. 18 .... pag. 20 ..... pag. 21 .. pag. 22 .. pag. 23 .. pag. 25 .. pag. 26 ..... pag. 27 pag. 28 pag. 30 pag. 31 .. pag. 34 .... pag. 36 .... pag. 37 ... pag. 38 ..... pag. 39 pag. 40 pag. 41 .. pag. 46 ... pag. 47 Nota di metodo su schwa e linguaggio inclusivo Da molti anni, e più diffusamente in tempi recenti, è stata avvertita da più parti la necessità di provare a mettere in discussione l’automatismo linguistico del maschile sovraesteso, cioè quella norma che invita a rivolgersi ai “cari tutti” presenti in una stanza o in una mailing list, anche qualora questi “cari tutti” siano duecento donne e… un solo uomo. Si tratta, ovviamente, di un fenomeno linguistico; ma in quanto fenomeno sociolinguistico, capace di dare nome e dunque esistenza e diritti. Il fatto che, contro ogni logica e norma, Giorgia Meloni abbia ribadito con una circolare ministeriale di voler essere chiamata “IL presidente” dimostra la natura profondamente politica che ha la scelta delle desinenze. Ma come nominare e dare dunque esistenza e diritti a tutte le soggettività, anche a quelle che vanno oltre il binarismo sessuale? Le soluzioni tentate da tempo in sede linguistica, letteraria e di attivismo sono molte e diverse, anche nel caso – particolarmente difficile – dell’italiano, che non possiede storicamente un neutro. Come soggetto politico abbiamo deciso di adottare lo schwa (singolare ǝ ; plurale 3). Sappiamo bene che si tratta di una soluzione con qualche difetto, ma il valore inclusivo e l'obiettivo sociale e politico di questo “imperfetto” tentativo ci rispecchia totalmente. E ci ritroviamo nelle considerazioni della linguista Vera Gheno, lo schwa è l’esperimento di un linguaggio inclusivo, transfemminista e queer, che provi a scrollarsi di dosso le ragioni storiche dell’equivalenza “maschile=plurale” e del binarismo di genere, non per negare le differenze, ma al contrario per riconoscerle e accoglierle con più profondità. A noi i tentativi di apertura e di complessità, anche quando sperimentali o imperfetti, piacciono molto, perché crediamo che l’esistente sia vario e complesso e non debba essere ricondotto a una norma. E quindi, ecco un programma che prova, sperimentando, a parlare a, per e di tutt3.

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