Pugilato: la Galilei rischia di chiudere dopo quasi 100 anni

TIRRENO PISA Pagina: XVII

Pugilato: la Galilei rischia di chiudere dopo quasi 100 anni

Il presidente Fabiano Angiolini: «Non abbiamo locali, i nostri ragazzi si allenano all’aperto sulle Piagge»

«Nonostante tutta la buona volontà e l’impegno profuso in questi anni, compreso l’uso di un tendone completamente inidoneo a noi a suo tempo affidato dal Comune di Pisa, la situazione è arrivata al capolinea, ed è tale da non poter proseguire oltre».
Un annuncio drammatico per lo sport pisano, quello che arriva da Fabiano Angiolini presidente della Pugilistica Galilei (fondata nel 1917): «1 nostri insegnan ti, dopo aver sopportato a lungo questo stato di cose con pazienza, nella speranza di uno sbocco positivo, hanno gettato la spugna, e per conseguenza, la società pugilistica più antica di Pisa è ad un passo dalla chiusura».
Secondo Angiolini, Al tempo non lavora certamente per noi, e la città non può far passare inosservata la scomparsa di un sodalizio che ha dato tanti campioni sotto lo stemma rosso crociato, basti pensare ai vari Del Papa, Diana, Badalassi, Terzuoli, ai fratelli Burchi, e a tanti altri».
Il presidente parla anche dell’attuale insegnante Ilvano Facchini, uno degli allenatori che nel mondo dilettantistico hanno fatto la storia del pugilato. «Nessuno ha vinto quanto lui: due titoli italiani assoluti, tre guanti d’oro e tantissimi ti toli regionali e nazionali. Ha lanciato per il professionismo fiordi pugili, attualmente Alessandro Balestri , prossimo a combattere per il titolo italiano. Ilvano è un allenatore conteso e preso a modello da tutte le società e il suo attaccamento alla Galilei, dopo avere militato da dilettante nella pugilistica Cascinese è totale».
«Purtroppo – dice Angiolini tutti i nostri numerosi tentativi di risolvere il problema in un rapporto continuo con il comune di Pisa vanno continuamente a vuoto, e i nostri numerosi atleti sono costretti ad allenarsi all’aperto al giardino Le Piagge sul lungarno. Stiamo mobilitando tutti, compreso gli ex campioni del passato (Mazzinghi, Del Papa, la famiglia Burchi, Morandi, ecc) e siamo sostenuti anche dal nostro grande tifoso di boxe Andrea Bocelli, contando di poterlo coinvolgere in maniera molto più diretta». (ca.sc.)

Condividi questo articolo

Lascia un commento