Sabato 13 aprile, Circolo Arci Pace e Lavoro – Via Nino Pisano, Porta a Mare
Assemblea di quartiere con Francesco Auletta (candidato sindaco) e Paola Bigongiari(co-sindaca)
Porta a mare è un quartiere storico di Pisa, con una lunga tradizione di insediamenti produttivi e abitativi, a cavallo tra l’Arno e il Canale dei Navicelli. Nel corso del tempo molte imprese hanno chiuso (Sanac, Piaggio…), altre hanno ridotto la propria presenza (Saint Gobain), altre ancora sono entrate in crisi (cantieristica). Dopo essere stato a lungo dimenticato da chi governava la città, Porta a mare è diventato un quartiere sotto assedio: assedio del cemento e dei cantieri infiniti, lasciando mano libera a chi agli investimenti produttivi ha preferito le speculazioni immobiliari; assedio del traffico e dell’inquinamento, relegando il quartiere ad una sorta di grande svincolo per le auto, con buona pace di chi ci vuole vivere tranquillamente. Un assedio aggravato dall’amministrazione comunale che invece di pensare alla vivibilità e al lavoro di qualità (sempre più negozi di vicinato stanno chiudendo), ha fatto aprire IKEA proprio sull’Aurelia: la rotatoria al ponte dell’Impero è già in crisi per l’apertura della Coop, e per completare il piano si sottraggono 800.000 euro alla manutenzione dei marciapiedi. Infine assedio del degrado ambientale:scarichi, cattivi odori, aree abbandonate, a cui si risponde soltanto con la logica delle grandi opere (apertura dell’Incile in cambio del rigassificatore in mare)che ben pochi benefici porteranno ai cittadini.
SI AD UN QUARTIERE VIVO E VIVIBILE PER TUTTI
Gli abitanti di porta a mare hanno bisogno di essere ascoltati da chi amministra la città: i problemi legati alla cementificazione, al traffico, all’inquinamento, alla mancata pulizia e bonifica del canale, alla mancanza di spazi verdi e alla chiusura di tanti piccoli esercizi commerciali hanno bisogno di essere affrontati e nel tempo risolti. La viabilità è al limite dell’assurdo, con sensi unici impossibili e l’Aurelia non più attraversabile dai pedoni: il sottopasso non è vissuto come uno spazio sicuro, i marciapiedi sono in pessime condizioni e spesso non praticabili. I collegamenti pubblici con il centro città sono insufficienti e le poche piste ciclabili sono frammentate. A questi e ad altri bisogni fondamentali daremo risposte concrete, discutendo di bisogni reali e decidendo insieme ai cittadini.
Rifondazione Comunista e Una Città in Comune