Due anni fa i giornali annunciavano l’imminente riapertura della Sapienza con un concerto di “un laureato famoso dell’Università di Pisa”, vale a dire Andrea Bocelli. L’inaugurazione era fissata per ottobre 2016, “l’unico periodo in cui il cantante lirico di Lajatico era libero dai suoi impegni in giro per il mondo”. L’agenda di Bocelli era più importante dei libri della Biblioteca Universitaria, che nemmeno veniva citata. Ma così poi non è stato.
Adesso, a ridosso delle elezioni amministrative, giunge un altro annuncio: la “nuova” Sapienza riaprirà i battenti il prossimo 29 maggio. Ancora una volta non si parla della più antica e ricca biblioteca pubblica pisana (600.000 volumi circa libri, 1.389 manoscritti e circa 4.357 periodici), chiusa sei anni fa, ufficialmente a causa del terremoto in Emilia. Riapriranno tutte le sale e le aree di rappresentanza dell’Università, e dal prossimo anno accademico pure la biblioteca giuridica, la direzione e gli uffici amministrativi del Dipartimento di Giurisprudenza. È questa la “nuova” Sapienza dei comunicati stampa? Ci auguriamo che questo ennesimo annuncio non rimanga tale, e soprattutto chiediamo a gran voce quando è prevista la riapertura della Biblioteca Universitaria: possibile che non si sappia ancora dare una data?