Nel 2019 in Consiglio Comunale abbiamo presentato un’interrogazione per conoscere i numeri delle locazioni brevi in città e ci è stato risposto che il metodo per calcolare il numero di posti letto disponibili a Pisa per locazioni brevi è quello di conteggiarli direttamente dalle piattaforme online che li mettono a disposizione.
Nei giorni scorsi abbiamo quindi ripetuto autonomamente questa indagine ed i dati emersi non sono per niente rassicuranti. Se il numero di alloggi a disposizione per il mercato degli affitti brevi si era sensibilmente ridotto durante la pandemia (da 1.099 a 867), oggi i numeri stanno ritornando rapidamente a quelli del 2019 (997 rilevati a luglio 2023). Rimane immutato il rapporto di 2 a 1 tra appartamenti interi e stanze singole, segnale che indica quanto i locatori siano sempre più imprenditoriali. A segnare il passo sono le tariffe medie giornaliere che raggiungono oggi i 90 euro a notte/persona, con un aumento di 20 euro (+28%) rispetto al 2019, a cui consegue un netto aumento anche dei ricavi medi mensili, che passano da 1.100 euro nel 2019 al 1.693 euro nel 2023 (+53%). Un settore in espansione con ampi margini di crescita considerando che il tasso di occupazione è passato dal 67% all’82% negli ultimi 4 anni.
Pisa è certamente una città dove il turismo ha un ruolo fondamentale, tuttavia, la nostra provincia ha ottenuto anche, come ormai tristemente noto, il primato di capitale italiana degli sfratti e, per questo, bilanciare i diversi interessi in gioco su un tema così urgente e delicato dovrebbe essere una priorità per chi governa la città.
Si consideri che il Comune non ha attivato alcun sistema di controllo e censimento . Inoltre, non è chiaro in che misura queste strutture paghino la tassa di soggiorno, per questo abbiamo nuovamente presentato delle interrogazioni su questi punti.
Riteniamo inoltre che i Comuni abbiano un dovere di intervento anche verso le istituzioni nazionali: la crisi abitativa ha raggiunto livelli drammatici ed è una responsabilità di chi è più a stretto contatto con i cittadini farsi fautore di un intervento normativo in grado contribuire in modo effettivo ad un cambiamento e alla garanzia del diritto alla casa che non può essere pensata solo come una merce.
Il legislatore nazionale ha aperto un tavolo di dialogo, capeggiato dalla ministra Santanché, dove, tuttavia, la posizione governativa appare assolutamente sorda ad un’effettiva tutela del bisogno abitativo e ad una regolamentazione che tenga di conto di un imprescindibile e prioritario aspetto: il diritto alla casa è un diritto fondamentale di ogni persona e, come tale, non può essere compromesso da esigenze economiche e da speculazioni di mercato.
Ebbene, il vuoto normativo e l’assenza di una ripartizione chiara di competenze tra i livelli istituzionali (Stato, Regione e Comune) contribuisce ad incrementare gli abusi di chi fa l’imprenditore senza dichiararsi tale, lasciando al contempo totale libertà alla speculazione delle multinazionali del mattone.
Per questo martedì 11 luglio alle 21 alla stazione Leopolda abbiamo organizzato un dibattito proprio per approfondire il tema delle locazioni brevi e su come fermare la speculazione: un seminario, proprio nel cuore della stagione estiva, per confrontarci con chi si è occupato in diversi ambiti e città di questo fenomeno in crescente e non governato. Il dibattito si pone così l’obiettivo di valutare quali strade normative possano e debbano essere percorse dalle istituzioni, sia a livello comunale che nazionale.
Interverranno il prof. Filippo Celata – dell’Università La Sapienza di Roma- che fornirà un quadro delle soluzioni proposte ed adottate in altri paesi europei; Massimo Torelli -tra i promotori del referendum “Salviamo Firenze”- che racconterà l’esperienza vissuta nel capoluogo toscano; sarà presente anche Giulia Contini in rappresentanza dell’associazione Unione Inquilini Pisa – con cui co-organizziamo l’evento- che fornirà un quadro della situazione attuale nella nostra città e in particolare sulle difficoltà delle persone nel trovare casa sul territorio. Infine un esponente del gruppo Alta Tensione Abitativa che ha elaborato una proposta di modifica della legge 431/98 sulle locazioni, illustrerà il contenuto della norma seguendo la quale abbiamo anche presentato una mozione in consiglio Comunale affinché Sindaco e Assessore richiedano formalmente che il Parlamento legiferi urgentemente in materia di disciplina amministrativa delle locazioni brevi.