Tenuto conto del sopralluogo svolto dalla Seconda Commissione di Controllo e Garanzia in data 23 gennaio 2014 presso la sede della Polizia Municipale nell’edificio della Sesta Porta
Tenuto conto che nel corso del sopralluogo sono state riscontrate alcune criticità per quanto riguarda i locali destinati a camera di sicurezza in particolare:
1) l’accesso alla stanza da cui si arriva alla camera di sicurezza avviene tramite un corridoio utilizzato oltre che dagli agenti per portare eventuali persone in stato di fermo all’interno della camera di sicurezza anche da cittadini che si recano presso uffici della Polizia municipale aperti al pubblico che si trovano presso una stanza attigua a quella da cui si accede alla camera di sicurezza.
2) l’accesso alla camera di sicurezza avviene attraverso una stanza adibita ad ufficio e per avere accesso alla porta blindata c’è solo uno stretto passaggio tra una scrivania ed altro mobilio. Chiederei di verificare all’interno della camera di sicurezza se vi è o meno una finestra, e nel caso non vi fosse se ciò rientra all’interno delle disposizioni vigenti.
3) una volta entrati all’interno della camera di sicurezza nella stanza contigua alla camera di sicurezza – senza che vi sia alcuna porta a dividere i due ambienti- dove vi è il bagno si trova uno scaldabagno con un filo pendente della corrente elettrica, nonché un lavandino, un termosifone e un bagno alla turca
Visto che nel corso del sopralluogo gli agenti presenti hanno informato i commissari che la camera di sicurezza ad oggi non viene utilizzata in quanto ritengono rischioso tenere una persona trattenuta all’interno della struttura per la presenza di oggetti, come ad esempio il filo della corrente, con cui il fermato potrebbe ferirsi accidentalmente o volutamente.
Si chiede al sindaco e alla giunta
se intenda procedere o meno a redigere con urgenza un atto con cui si dispone alla Polizia Municipale di non utilizzare i suddetti locali come camera di sicurezza.