Tenuto conto che il Presidente dell’Ente Parco in una intervista rilasciata sabato 30 settembre al quotidiano Il Tirreno riferendosi al progetto di realizzazione di una base militare all’interno del Parco e precisamente nell’area ex-Cisam dichiara: “ricordo che proprio lì c’è anche un reattore nucleare che è si dismesso, ma che potrebbe ancora darci qualche problema, specie nella malaugurata ipotesi di un evento sismico simile a quello che si è verificato in Mugello”.
Tenuto conto della gravità di un simile affermazione, che però non viene in alcun modo approfondita nella esplicitazione di cosa si intenda con l’espressione di “qualche problema”.
Tenuto conto che l’area in questione insiste sul territorio del Comune di Pisa e che il sindaco è il responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio
Tenuto conto che, come denunciato da Legambiente nel dossier “Rifiuti radioattivi ieri, oggi e domani: un problema collettivo” del marzo 2021, nell’area Cisam “si trova un sito provvisorio per scorie radioattive provenienti dai residui del reattore e altre fonti militari (…) un sito non adeguato perché a meno di 2km di distanza dal centro abitato e dalle vie di grande comunicazione”.
Tenuto conto che non è dato sapere quanto di rifiuti radioattivi è ancora presente nel sito di proprietà e gestito dal Ministero delle Difesa, che non diffonde questo tipo di notizie
Tenuto conto che il reattore è spento dal 1980 e lo smantellamento, per cui si prevede una spesa di 25 milioni di euro – cifra dichiarata alla stampa dallo stesso Presidente dell’Ente Parco – che avrebbe dovuto essere completato nel 2020 come riportato del dossier di Legambiente, ma ad oggi non è ancora stato avviato.
Si chiede al sindaco e alla giunta
Se, in base alla stato in cui versa il sito e ai piani di sicurezza esistente, conferma le preoccupazioni del Presidente dell’Ente Parco riguardo a dei possibili “problemi” che un evento sismico avrebbe su area in cui sono ancora custodite scorie nucleari.
Francesco Auletta – Diritti in comune: Una città in comune – Unione Popolare