Raccolta differenziata, Una città in comune-Prc: “Pisa va a passo di gambero”

PisaToday

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Il gruppo consiliare di Ciccio Auletta e Marco Ricci analizza la situazione della raccolta differenziata dei rifiuti, sostenendo che per aumentare le percentuali sia necessaria l’estensione del porta a porta a tutte le zone della città

Pisa non sale, anzi scende, nella raccolta differenziata che dunque all’ombra della Torre stenta a decollare. E’ la denuncia del gruppo consiliare Una città in comune-Prc che proprio sull’argomento ha tenuto questa mattina una conferenza stampa, sottolineando come i dati pisani siano tutt’altro che lusinghieri.
“Nel marzo scorso avevamo analizzato la situazione della raccolta dei rifiuti a Pisa nel 2013 evidenziando una tendenza negativa rispetto all’anno precedente: si era passati dal 40,13% del 2012 al 38% del 2013 – affermano da Una città in comune-Prc – un dato che confermava le scelte errate delle amministrazioni comunali che si sono succedute negli ultimi anni, che, in termini puramente economici, incidono per 1 milione di euro, a causa dell’Ecotassa, sulle bollette dei cittadini pisani. Era previsto infatti che ogni Comune raggiungesse il 65% di differenziata entro il 2012: obiettivo mai raggiunto dal nostro Comune. La scadenza è poi stata prorogata al 2016, ma se non vogliamo di nuovo affidarci alla politica dalle proroghe, ci dobbiamo chiedere a che percentuale siamo arrivati a Pisa per vedere se si procede nella giusta direzione”.
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“Purtroppo – proseguono dal gruppo ‘capitanato’ da Ciccio Auletta e Marco Ricci – i dati ad oggi disponibili dal sito di Geofor ci dicono che il peggioramento continua, infatti ad agosto 2014 la percentuale di raccolta differenziata era scesa al 37,50% e la quantità totale dei rifiuti era aumentata rispetto allo stesso periodo del 2013. A Pisa siamo a cifre che superano di poco la metà dell’obiettivo, in sostanza abbiamo appena superato i limiti di legge previsti per il 2006, otto anni fa, e anche con la proroga il prossimo anno saremmo di nuovo sotto il minimo”.
Da Una città in comune definiscono “disarmante” la situazione, soprattutto se paragonata a Comuni simili a quello di Pisa che da anni hanno scelto il porta a porta (Novara 70%) e ad altri vicini alla città (Cascina 78%, S.Giuliano 80%), che contestualmente hanno anche ridotto i costi globali di conferimento in discarica.
“Da tempo sosteniamo che l’unico modo per aumentare rapidamente la porzione di rifiuto differenziato è l’applicazione del porta a porta in tutta la città, evitando di creare molteplici sistemi di raccolta che creano solo disparità tra i cittadini delle diverse zone di Pisa – concludono – non c’è bisogno di sperimentazioni o sistemi multipli integrati per migliorare la qualità della gestione dei rifiuti, ma bensì di una volontà politica forte e di una strategia chiara ed univoca”.

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