Giovedi 23 Aprile in consiglio comunale abbiamo presentato questa relazione in cui ribadiamo ciò che lavoratori e sindacati dicono da anni: nel caso della concessione dell’area dei Cantieri Navali siamo di fronte ad una evidente anomalia visto che nel 2010 la Navicelli spa ha rinnovato senza gara la concessione a un soggetto che da anni non svolgeva più attività produttiva nell’area.
Vanno difesi il lavoro e i lavoratori, non la rendita.
Relazione: Concessioni demaniali Cantieri Navali di Pisa
Tenuto conto del percorso svolto nella Quarta Commissione consiliare permanente con le audizioni della RSU dei Cantieri Navali di Pisa e del segretario provinciale della Cgil in data 14 aprile 2015 e successivamente dell’Amministratore unico della Navicelli Spa, Giovandomenico Caridi, dell’Assessore Andrea Serfogli, del geometra Ricoveri e dell’architetto Guerrazzi in data 17 aprile 2015.
Visto che la Navicelli Spa, è una società interamente a capitale pubblico partecipata al 33% dal Comune di Pisa, al 33% dalla Provincia di Pisa e al 33% dalla Camera di Commercio, ed è stata “costituita al fine di gestire il Porto pisano, il Canale dei Navicelli e le aree demaniali limitrofe”.
Considerato che negli ultimi 4 anni le organizzazioni sindacali e i lavoratori dei Cantieri Navali di Pisa hanno più volte posto l’attenzione riguardo alle problematiche inerenti le concessioni demaniali per quell’area, assegnate dalla società in house Navicelli spa alla società Porta a Mare srl di Antonio Sostegni, per un canone di 310.861,50 euro annui.
Visto che con atto del 28.06.2010, ovvero alla scadenza della concessione per l’area dei Cantieri Navali di Pisa e a sei mesi dall’inizio della crisi del gruppo Baglietto, la Navicelli spa non ha proceduto ad asta pubblica ma ad un rinnovo automatico alla Porta a Mare s.r.l. per altri 15 anni della suddetta concessione.
Visto che la stessa Porta a Mare srl non svolge da anni alcuna attività produttiva nell’area dei Cantieri Navali di Pisa.
Preso atto che nel caso dei Cantieri Navali di Pisa il concordato in garanzia e continuità era finalizzato al proseguimento dell’attività produttiva con il completamento delle barche semilavorate, e al mantenimento dei livelli occupazionali.
Tenuto conto che da quando è esplosa la crisi dei Cantieri Navali di Pisa e anche successivamente alla omologa del concordato non è mai più stata svolta alcuna attività lavorativa all’interno della suddetta area.
Preso atto che lo stesso liquidatore, Federico Galantini, contraddicendo l’impegno allo svolgimento dell’attività produttiva, nell’aprile del 2014 ha tentato di spostare il travel lift dai Cantieri Navali di Pisa al cantiere di Varazze in provincia di Savona e che questa sua iniziativa è stata ritenuta profondamente dannosa dai lavoratori e dal sindacato per un possibile riavvio dell’attività produttiva all’interno dei Cantieri.
Tenuto conto che solo grazie alla ferma opposizione dei lavoratori, che non hanno consentito lo spostamento del travel lift, questa attrezzatura, indispensabile alla ripresa dell’attività produttiva, si trova ancora oggi all’interno dell’area dei Cantieri Navali di Pisa.
Tenuto conto della richiesta avanzata dai lavoratori dei Cantieri Navali di Pisa e dal sindacato prima a mezzo stampa lo scorso 21 marzo e poi ribadita anche in commissione affinchè la Navicelli spa procedesse a revocare e/o far decadere le concessioni alla Porta a Mare srl secondo quanto previsto dal Codice della Navigazione dove si ribadisce che le concessioni devono essere assegnate a chi svolge l’attività produttiva.
Preso atto che questa richiesta era motivata dai lavoratori e dal sindacato sulla base del fatto che ciò avrebbe consentito alla cooperativa in sinergia con un’importante azienda locale del settore “di riprendere immediatamente la lavorazione, e successivamente trattare l’acquisto del ramo d’azienda senza essere ostaggio del liquidatore”.
Tenuto conto della indisponibilità da parte della Navicelli spa a procedere in tale direzione in quanto secondo l’Amministratore unico della Navicelli spa ciò esporrebbe a rischi di contenzioso la società e comprometterebbe le condizioni del concordato.
Tenuto conto che custode del valore del concordato è il giudice delegato dal Tribunale di La Spezia e che all’interno di tale valore, comprendente i diversi assets aziendali, non possono essere certo ricomprese le concessioni demaniali di pertinenza della Navicelli spa, come peraltro confermato esplicitamente nei diversi bandi di gara per l’attribuzione del ramo aziendale
Preso atto della sentenza n.00291 del TAR Liguria, Sez.2, del 15 febbraio 2012 in cui si afferma: “la cessazione di fatto e da tempo dell’attività cantieristica in loco (…) incide in termini dirimenti sulla finalità posta a fondamento della disciplina concessoria ed autorizzatoria – prima di tutto nel pubblico interesse – compendi di cui va garantito il proficuo utilizzo”
La Quarta Commissione Consiliare permanente
evidenzia la situazione anomala che si è determinata negli ultimi anni riguardo alle concessioni demaniali per l’area dei Cantieri Navali di Pisa per cui a detenere la concessione è stato un soggetto che da anni non svolge più attività produttiva nell’area;
ritiene opportuno anche alla luce della richiesta formale avanzata dai lavoratori dei Cantieri Navali di Pisa e dal sindacato, in data 20 aprile 2015, di audire congiuntamente questi ultimi e il Presidente della Navicelli spa per fare ulteriore chiarezza su questa vicenda;
ritiene che sarebbe stato opportuno da parte del Comune di Pisa e della Navicelli spa, in quanto compito di una istituzione pubblica è garantire in primo luogo il lavoro e i lavoratori, affrontare il tema delle concessioni demaniali con tempi e modalità differenti da quelle assunte in tutti questi anni.
giudica negativamente la chiusura da parte della Navicelli spa rispetto alla richiesta avanzata il mese scorso da parte dei lavoratori dei Cantieri Navali di Pisa e del sindacato;
impegna il sindaco, la giunta e la Navicelli Spa affinchè operino in moda tale che non si ripetano più situazioni per cui vengono rinnovate concessioni demaniali a soggetti che non svolgono più attività produttiva nell’area.
impegna il sindaco, la giunta e la Navicelli Spa ad una attenta verifica sul piano industriale per i Cantieri Navali di Pisa presentato dal soggetto vincitore della gara, affinchè venga rapidamente ripresa l’attività produttiva garantendo tutti i livelli occupazionali.