REPORT RIFIUTI IN TOSCANA 2014

Sono state centoventi le operazioni di polizia in Toscana riguardanti l’abbandono e lo smaltimento di rifiuti nella nostra regione.
Nel dicembre scorso, grazie un’operazione di polizia denominata “Operazione 500”,  è stata scoperta  una discarica di rifiuti tossici della camorra del polverino 500 mesh, un residuo di lavorazione che veniva venduto come un sottoprodotto.
Sono stati sequestrati cinque siti di stoccaggio a Massa Carrara, Firenze (Mugello), Prato,  nonché 5.000 tonnellate di rifiuti.

In Toscana dal 2000 al 2014 Le discariche abusive individuate sono 67, mentre sono 58 i casi di smaltimento illecito di rifiuti e 18 quelli di interramento.
Sono questi i numeri che la Fondazione Caponnetto ha presentato stamani nella Provincia di Prato in collaborazione con le istituzioni locali.

Proprio la città laniera sembra essere interessata maggiormente al fenomeno dello smaltimento dei rifiuti e all’interramento. Nel dicembre scorso proprio a Prato il ritrovamento di una discarica di rifiuti tossici della camorra ha svelato gli ormai consolidati legami tra la camorra napoletana e la malavita cinese.
In questa vicenda per traffico organizzato di rifiuti della lavorazione tessile sono coimputati produttori pratesi e smaltitori ritenuti espressione dei clan camorristici.

Dal quadro presentato emerge che la Toscana da via di transito dei rifiuti tossici, sia diventata anche una terra dove organizzazioni criminali smaltiscono illegalmente rifiuti.
Proprio delle infiltrazioni che stanno interessando sempre più la nostra regione, si è discusso con la Fondazione Caponnetto  durante l’iniziativa che abbiamo organizzato il 25 febbraio scorso dal titolo “Le mafie in Toscana. Le mafie a Pisa”.
Durante l’incontro Il presidente della fondazione Salvatore Calleri ha insistito non solo sulla necessità di vigilare attentamente nei nostri territori, ma anche sull’importanza che le amministrazioni si adoperino con atti concreti affinché si rendano pubbliche le connessioni tra la criminalità organizzata e gli appalti.

A questo link è possibile leggere il dossier

 

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