Il bando di gara per il nuovo centro dialisi a Cisanello è stato revocato due settimane fa: è quanto abbiamo appreso con sorpresa e disappunto nel corso di una audizione dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Pisa in Commissione consiliare permanente. La revoca è stata decisa dall’azienda per l’aumento dei costi del nuovo edificio causato dal generale aumento dei prezzi dei materiali di costruzione: rispetto al finanziamento nazionale di 4,8 milioni di euro, mancherebbero 2,9 milioni per poter appaltare i lavori.
La revoca della gara per mancanza di copertura finanziaria è un fatto molto grave. Sono ormai molti anni che il Comitato dei dializzati porta avanti il progetto per un nuovo centro dialisi a Cisanello, ispirato ai principi di una architettura ospedaliera umanizzata: l’idea era quella di realizzare un ambiente accogliente e quasi domestico in cui accogliere i pazienti sottoposti a dialisi per varie ore al giorno per diversi giorni la settimana. Il comitato, nato dopo l’allagamento del reparto nel lontano 2015, ha condotto una serrata co-progettazione con l’azienda che ha condotto, nel 2017 e nel 2019, a due accordi e, infine, al progetto messo a gara nell’ottobre 2021: il nuovo edificio sarebbe stato costruito in un’area esterna alla struttura dell’ospedale, provvista di un giardino con alberature e aiuole a verde.
I dializzati ricevono attualmente il trattamento nel piano interrato del vecchio edificio messo in sicurezza dopo l’allagamento del 2015: dopo una attesa di anni, non possono aspettare oltre. Chiediamo che i 2,9 milioni di euro mancanti secondo l’azienda, vengano tempestivamente integrati dal futuro governo e/o dalla Regione Toscana. Nel bilancio complessivo della spesa sanitaria, si tratta di una cifra che può essere facilmente reperita, se c’è la volontà politica.
Purtroppo per l’attuale governo Draghi e, con ogni probabilità anche per il prossimo, la sanità pubblica non è affatto una priorità: lo dimostrano, nonostante le parole di elogio per come il personale medico-sanitario ha affrontato la pandemia, i continui tagli alla spesa sanitaria. Tagli responsabili delle lunghe liste d’attesa e delle difficoltà a completare i lavori per nuovi edifici ospedalieri. Tagli ancora più inaccettabili a fronte di un forte aumento della spesa militare. Come è possibile che non si trovino 2,9 milioni di euro per il nuovo centro dialisi quando si sono trovati, sottraendoli al Fondo di coesione, ben 190 milioni di euro per realizzare la nuova base militare a Coltano?
Chiediamo con forza che il progetto del nuovo centro dialisi messo a gara vada avanti, senza ritardi e senza ulteriori modifiche rispetto a quanto deciso con il comitato dei pazienti: le risorse ci sono, occorre metterle al più presto a disposizione per bandire una nuova gara. Sfruttare l’alibi della mancata copertura per rinviare il progetto o, peggio ancora, modificarlo sarebbe un atto vile da parte dell’azienda ospedaliera.
Ciccio Auletta, capogruppo Diritti in Comune
Federico Oliveri, Unione Popolare, candidato alla Camera
Giovanni Bruno, Unione Popolare, candidato al Senato