Riabilitazione a San Giuliano: ancora soldi ai privati per l’ennesima cattedrale nel deserto

Pochi giorni fa, con i toni trionfali e descrizioni fumose tipiche della propaganda elettorale, i sindaci di Pisa e San Giuliano hanno annunciato lo spostamento del Centro di Riabilitazione Ambulatoriale di via Garibaldi a San Giuliano Terme.

I locali sono di proprietà di un soggetto privato, la “Casa della Salute Società Consortile a responsabilità limitata” e sono ubicati in un contesto isolato dal tessuto urbano della cittadina e distante dagli altri presidi sanitari. Con un question time presentato il 29 novembre la Coalizione Diritti in Comune ha chiesto (visto che questa informazione non è stata fornita alla stampa) quanto costa l’operazione: gli immobili, arredi, palestra e strumenti, sono affittati a un canone di circa 9.550 euro al mese con un contratto che vale sei anni.

“Questo trasferimento è un esempio di buona politica nell’interesse dei cittadini e dell’importanza delle sinergie fra istituzioni pubbliche ed enti diversi “questo hanno commentato i primi cittadini.

Noi pensiamo il contrario.

L’immobile in questione era nato su iniziativa squisitamente privata che puntava a realizzare un Polo Integrato per la Salute presso il quale sarebbero dovuti sorgere in 50.000 metri quadrati, spazi dedicati alla riabilitazione motoria e funzionale, alle patologie croniche, alle cure intermedie e alla residenza socio-sanitaria, come annunciato trionfalmente dallo stesso sindaco Di Maio un anno e mezzo fa. Anche il nome della società privata (dietro la quale c’è una grossa cooperativa dell’Emilia Romagna) riporta il nome la “Casa della Salute”, quasi per fare il verso alla Zona Pisana, che è ancora priva di quella pubblica a differenza dalle altre zone della Toscana che le hanno attivate da 15 anni.

La Casa della Salute privata non è partita, e la montagna ha partorito una “semplice “rsa” di 60 posti: il resto è vuoto. Grazie al “soccorso rosso” dei sindaci la struttura vuota si riempirà con la Riabilitazione pubblica. Ma oltre all’affitto esorbitante quali saranno i costi da pagare da parte della collettività?

Il luogo isolato è già di per sé un affare in perdita, e i costi saranno pagati dall’utenza più fragile: i nostri amministratori hanno annunciato che sarà comodamente raggiungibile con un servizio navetta, in fase di sperimentazione per sette mesi. Non sappiamo con quali costi e chi li pagherà. In ogni caso, l’utenza che non dispone del trasporto privato sarà obbligata a raggiungere via Paparelli con il trasporto locale e poi prendere un ulteriore mezzo per arrivare alla destinazione: questo per i primi sette mesi. Poi non resta che arrivarci a piedi, e se uno ha bisogno di riabilitazione difficilmente potrà arrivarci a corsa.

La vera finalità di questa onerosa operazione è quella di liberare il piano di via Garibaldi, per permettere finalmente a primavera, prima delle elezioni, la realizzazione della Casa della Salute, e ospitare i medici che saranno “incentivati” dal benefit di 140.000 euro che il Comune di Pisa ha annunciato di aver messo a disposizione dei medici (già retribuiti con le convenzioni con il Servizio Sanitario Regionale)

La domanda vera è: ma quanto costa alla collettività questa operazione? Vogliamo vederci chiaro. Per questo abbiamo chiesto un argomento in Commissione Consiliare: la partita della riorganizzazione della sanità fa gola a molti, a troppi e pretendiamo partecipazione e trasparenza.

Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista

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