Abbiamo appreso che Alberto Magnaghi ci ha lasciato nella giornata di giovedì 21 Settembre.
Non sappiamo esprimere la tristezza e il dolore che questa notizia ci ha causato. Gli studi che ha condotto anche insieme alla Società dei territorialisti e delle territorialiste ci hanno ispirato costantemente nelle lotte che abbiamo condotto per il recupero e la restituzione dello spazio urbano a chi lo vive e lo attraversa.
Lo abbiamo conosciuto quando ha sostenuto le attività del Progetto Rebeldia a partire da un ripensamento e riprogettazione urbanistica e sociale del quartiere della stazione.
Abbiamo sentito forte il suo sostegno da allora, ci ha accompagnato nella lotta del Municipio dei Beni Comuni per la rigenerazione dell’ex Colorificio liberato.
Abbiamo avuto un rapporto continuo nell’idea di creare un’altra città, fuori dalla logica della speculazione e della cementificazione e incentrata sui bisogni della comunità e di tutto il territorio.
È stato compagno di strada nella lotta contro la base militare che oggi come nel 2022 si vuole fare nel Parco: ha contribuito a redigere un appello e a costruire rete contro questa scelta, ha favorito la progettazione partecipata e democratica per la vera rinascita di Coltano, da fondare sulla vita dei suoi sistemi naturali, delle sue produzione agricole, di chi lo popola e lo vive.
Ci ha parlato sempre senza infingimenti, in modo diretto e ironico, mettendosi, anche quando stava già male, a disposizione personalmente.
La sua intelligenza, la sua capacità di leggere tutto in modo laico e umanamente vivo, con uno sguardo un po’ dissacrante ma gentile allo stesso tempo, la sua grande capacità di visione ci mancheranno terribilmente.
Ti salutiamo Alberto, che la terra ti sia lieve.