Rifiuti, l’ultimatum dei sindaci a Rossi

giovedì
31 maggio 2018
Testata:
CORRIERE FIORENTINO
Pagina:
1-9

Faccia a faccia tra il governatore, Nardella e Biffoni (Anci). «Piano serio o in piazza»
Dai sindaci un ultimatum a Rossi «Piano per i rifiuti o si va in piazza»
Vertice con Nardella e Biffoni (Anci), che attacca: il sistema rischia di andare in tilt

L’ultimatum è servito. «O la Regione presenta un piano rifiuti serio entro pochi giorni, o sono il primo a scendere in piazza». Senza troppi giri di parole il presidente di Anci Toscana Matteo Biffoni pone un aut aut al governatore Enrico Rossi. Il faccia a faccia con il presidente della Regione chiesto dal sindaco pratese e da quello fiorentino Dario Nardella si è svolto martedì pomeriggio. Ma la notizia è stata diffusa solo ieri mattina, quando l’agenzia d’informazione della giunta regionale ha diramato un comunicato nel quale si parla di «un vertice in cui emerge l’impegno ad approfondire con attenzione le criticità segnalate».

Il confronto viene definito da tutti i partecipanti «franco e costruttivo», ma anche «non facilissimo». Tradotto: non sono mancati momenti di tensione. I due sindaci Pd – Biffoni è anche uno dei reggenti dei Democratici – toscani hanno chiesto a Rossi di mettere nero su bianco «ed entro poche ore» un piano rifiuti che sia una reale alternativa all’abbandono del termovalorizzatore di Case Passerini, un progetto già depennato da Rossi prima che la scorsa settimana una sentenza del Consiglio di Stato ne bocciasse la procedura per arrivare a realizzarlo. Il giorno prima del pronunciamento dei giudici, il governatore ha annunciato di voler presentare entro l’estate un piano per ridurre discariche e termovalorizzatori, portando la raccolta differenziata dall’attuale 51 ad almeno il 75% e costruendo sei biodigestori per lo smaltimento dei rifiuti umidi. Un piano che però non convince il Pd, che già in Consiglio regionale ha chiesto a Rossi di specificare le previsioni esatte dei flussi di rifiuti da smaltire e le nuove modalità con cui smaltirle.

«Qui non si può scherzare, è già troppo tardi», spiega Biffoni, che racconta di aver fatto presente al governatore l’emergenza in termini molto netti. Il sindaco pratese sente di portare sulle proprie spalle i timori non solo della sua città ma di tutti i Comuni della Toscana per una possibile emergenza rifiuti. «Serve assolutamente che il piano alternativo per lo smaltimento sia presentato nell’ordine di pochi giorni, perché non voglio che i miei concittadini si ritrovino a tenere i sacchetti dell’immondizia in casa, come pure è nelle possibilità se non si agisce velocemente».

Nardella usa parole più diplomatiche, ma la sostanza resta la stessa. «La gestione del ciclo rifiuti è di competenza della Regione, dunque è la Regione che deve decidere. Noi chiediamo che lo faccia prima possibile», fanno sapere da Palazzo Vecchio. Il presidente dei sindaci toscani entra invece più nello specifico e parla «di gravissime ripercussioni che il tilt del sistema di smaltimento potrebbe avere rispetto agli scarti delle aziende del settore manifatturiero, dal tessile di Prato al cartario, come peraltro già fatto presente da Confindustria con una nota due giorni fa.

Dalla Regione cercano invece di smorzare i toni. «L’incontro con Nardella e Biffoni è servito a raggiungere un’intesa sugli obiettivi da perseguire insieme», spiegano con prudenza gli uomini vicini al governatore, ricordando che Rossi ha prospettato la chiusura del nuovo piano rifiuti «entro luglio». Ma Nardella e Biffoni gli hanno chiesto di velocizzare. «E di presentare un progetto che dia risposte concrete già per l’anno che verrà», aggiunge il presidente dell’Anci toscana.

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