Auletta risponde al Questionario Anmic

Questionario Anmic

Elezioni Pisa 2018

Risponde Ciccio Auletta
candidato sindaco della coalizione Diritti in comune

Barriere architettoniche:

Quali sono gli interventi che ritiene di porre in essere in via prioritaria per eliminare le barriere architettoniche ed agevolare il trasporto pubblico delle persone con disabilità?

Nel nostro programma uno dei punti che affrontiamo più diffusamente è proprio il tema dell’accessibilità alla città, pre condizione per l’esercizio di un diritto di cittadinanza piena e totale. ( Riferimenti a p. 66 nella sezione Disabilità). E’ nostra intenzione completare il Piano di eliminazione delle barriere architettoniche arrivando anche nelle periferie, utilizzando i fondi degli oneri di urbanizzazione, così come previsto dalla legge 13 del 1989, in larghissima parte disattesa, almeno in questo aspetto, e non solo a Pisa.

Accessibilità completa significa non solamente poter entrare liberamente negli edifici pubblici o aperti al pubblico ma anche avere la possibilità di spostarsi autonomamente nella città. Per questo è nostra intenzione lavorare affinché ogni autobus possa essere dotato di piattaforma e perché gli autisti siano formati al suo utilizzo oltre che all’importanza che riveste questo tipo di servizio per l’autonomia delle persone disabili. Ultimo ma importante è la definitiva realizzazione di un servizio taxi specializzato.

Lavoro:

Dato l’alto numero di cittadini disabili pisani disoccupati e alla luce dei nuovi obblighi di assunzione per le aziende, quali politiche di rilancio dell’occupazione per le categorie più svantaggiate intende mettere in atto?

L’obbligo di assunzione dopo il quattordicesimo dipendente previsto dal Jobs Act tramite il Collocamento Mirato è destinato a rimanere largamente disatteso se non verranno riformati e potenziati i Centri per l’impiego. L’ente locale Comune non ha leve sul tema del lavoro che è di competenza provinciale ed entro quest’anno, con ogni probabilità, passerà alla Regione. Certamente però il Comune può iniziare col rispettare l’obbligo di legge e fare pressione sulle aziende partecipate e sui consorzi di cui membro affinché facciano altrettanto.

Oltre a ciò, facendo tesoro di esperienze passate che giudichiamo non riuscite a causa della mancanza di regia e di controllo da parte dell’Ente pubblico, tramite la Società della Salute, realizzeremo un servizio integrato per la ricerca e il matching tra persona disabile ed aziende, compreso oppurtuni e necessari interventi di tutoraggio, che possa realizzare inserimenti lavorativi in piena regola e remunerati secondo legge.

Turismo

Pisa ha un grande potenziale turistico. Come pensa di incentivare il turismo accessibile in città, che solo in Italia ha un potenziale di visitatori di 10 milioni tra disabili e over 65? (127 milioni in Europa)

Per affrontare il tema “turismo e disabilità” è necessario passare dalla risposta alla prima domanda: la completa accessibilità della città e in particolare delle strutture ricettive, degli edifici pubblici ed aperti al pubblico e con questo intendiamo anche strutture ricettive, musei, cinema e teatri. E’ evidente che la facoltà per molti disabili di viaggiare per divertimento, per svago, cultura o altro passa dalla possibilità materiale di farlo.

Riteniamo che possa essere utile realizzare, in collaborazione con le associazioni di categoria, un ciclo di corsi di formazione per informare gli esercenti e gli albergatori dell’opportunità economica costituita dal potenziale turistico inespresso delle persone disabili e dagli anziani. Un marchio etico di struttura accessibile potrà essere conferito a quegli esercenti che adegueranno le loro strutture e frequenteranno le attività formative.

Altra proposta del nostro programma riguarda il litorale e le spiagge che devono, tutte, essere accessibili completamente, fino al mare, da parte delle persone con disabilità fisica e accoglienti, e non respingenti, anche per persone con disabilità intellettive.

Assistenza

In relazione al tema dell’assistenza ai disabili gravi e gravissimi, viste anche le nuove competenze istituite in capo ai Comuni dalla L.112/2016 (Legge sul Dopo di Noi) come pensa di migliorare questi servizi che ad oggi risultano insufficienti a garantire i disabili e le loro famiglie?

Del Dopo di noi, così come dell’accessibilità, si parla diffusamente nel nostro programma. A fondamento delle iniziative del dopo di noi c’è il grande tema dell’autodeterminazione delle persone disabili, anche di quelle più gravi per cui il Comune deve fare quanto possibile per costruire un contesto che favorisca le scelte personali rispetto a dove, come e con chi vivere.

Individuiamo due canali preferenziali: uno indiretto, attraverso una buona gestione della Società della Salute che deve promuovere interventi di residenzialità diffusa sul territorio di dimensioni contenute, il più possibile personalizzata, attraverso l’apertura di appartamenti, case e condomini solidali e attraverso l’informazione e l’incentivazione alla costituzione di Trust o Fondazioni di partecipazione da parte della famiglie delle persone disabili; e una diretta attraverso sgravi e premialità per i proprietari che mettono a disposizione i propri appartamenti per questo tipo di iniziative.

Iniziativa ANMIC:

In caso di elezione al primo turno o ballottaggio si presterebbe, con il suo entourage o con l’altro candidato sindaco, a fare un giro per la città in carrozzina guidati dall’Anmic, in modo da prendere coscienza direttamente dei problemi delle barriere architettoniche e non solo?

Nel rispondere a questa domanda devo distinguere tra Ciccio Auletta politico e Ciccio Auletta uomo. Dal punto di vista politico non ho nessun problema a partecipare alla vostra iniziativa che, credo, avrebbe l’effetto di attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sul tema dell’accessibilità e quindi della necessità di eliminare ovunque quelle barriere architettoniche e sensoriali che impediscono la completa autonomia delle persone disabili. Dal punto di vista personale ammetto però un po’ di pudore nel sedermi su una sedia a ruote su cui tanti miei concittadini vivono quotidianamente sapendo che io, invece, potrei alzarmi in ogni momento.

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