Il 2 Luglio alle 18.00 in piazza San Paolo a Ripa d’Arno si svolgerà un incontro per parlare della proposta di Parco agricolo nella piana tra Pisa e il Monte Pisano.
Proposta lanciata già a maggio per dare corpo a una nuova idea di sviluppo, basata su agricoltura, ambiente, cultura e turismo.
David Fanfani del Parco agricolo della piana fiorentina e Francesco Monacci della Società dei Territorialisti e delle Territorialiste ci aiuteranno ad inquadrare il tema dei parchi agricoli, ma la serata consisterà in una discussione aperta con l’obiettivo concreto di costituire un gruppo di lavoro che si occupi della cosa nel tempo.
Abbiamo invitato tutti: associazioni, cittadini, istituzioni… Vi aspettiamo!
Ecco i nostri cinque obiettivi principali, che vogliamo mettere a confronto con le vostre idee per arricchire e definire meglio la proposta:
1. Mantenere il patrimonio di terreni fertili che abbiamo, sia perché servono a produrre cibo, sia perché questo dà le migliori condizioni per garantire un’adeguata sicurezza idrogeologica.
2. Preservare almeno nelle sue caratteristiche fisiche di base il paesaggio, connotato da emergenze di grande interesse: questo potrebbe fare da volano per un turismo sostenibile seriamente organizzato, che possa dare accesso al tessuto della viabilità interpoderale e lungo i canali.
3. Attrarre investimenti per tutelare adeguatamente i beni culturali che costellano la piana, a partire dall’acquedotto mediceo, per continuare con le pievi, i poderi, le sistemazioni idrauliche e agrarie, i muretti a secco. Tutti elementi che contribuirebbero all’attrattività turistica di una zona in diretta connessione con caratteristiche territoriali di grande bellezza e pregio: dal Monte pisano, al Parco di Migliarino – San Rossore – Massaciuccoli, al mare. I sistemi territoriali non solo non sono separati ma sono anche interdipendenti: crediamo che il Parco Agricolo della Piana Pisana sia uno strumento utile anche per la valorizzazione e tutela di tutti i sistemi territoriali con cui è in connessione.
4. Tutelare e rafforzare un altro bene di prima grandezza che il territorio offre: la grande varietà di ambienti naturali, con un patrimonio di biodiversità non comune. Un’agricoltura sostenibile sarebbe utile a mantenere vivo e vitale questo patrimonio, che a sua volta può costituire un fattore di attrazione turistica notevole.
5. Attuare un cambiamento di rotta sulle politiche della mobilità, oggi sempre più impostata sull’idea del traffico privato, con conseguenze pesanti sia sulla città di Pisa sia sul sistema viario esistente. Col Parco Agricolo possiamo non solo dire No alla Tangenziale Nord, ma progettare anche una mobilità dolce, pubblica e collettiva il che è oggi essenziale per garantire l’inversione di paradigma che proponiamo. Pensiamo ad una rete di piste ciclabili turistiche e per i pendolari che attraversino la piana secondo le sue diverse direttrici. Anche questo servirebbe a tutelare e valorizzare il territorio.
Vi aspettiamo a Riva Mancina, in piazza San Paolo a Ripa d’Arno il 2 luglio alle ore 18.