I rom della Bigattiera sotto sgombero

Riceviamo e sosteniamo.

Più di un anno fa, il Consiglio Comunale di Pisa approvava una mozione che chiedeva di ripristinare acqua, luce e scuolabus per il Campo della Bigattiera. Da allora nulla è stato fatto: niente acqua, niente luce, niente scuolabus. Nessun progetto di inserimento abitativo, che pure era stato promesso, e che figura tra gli obiettivi della Strategia di Inclusione dei rom approvata dal Governo italiano. Perché – è bene chiarirlo, ancora una volta – le famiglie della Bigattiera non vogliono stare al campo: vorrebbero abitare nelle case, come tutti, lavorando e pagando un regolare affitto. Ma quando si cerca casa la risposta è sempre la stessa, «non si affitta agli “zingari”»…

Negli ultimi giorni, le cose sono cambiate. Tutte le famiglie sono state convocate dagli assistenti sociali, che hanno annunciato l’imminente sgombero. La data non è stata comunicata, ma si sa che l’intervento verrà fatto nel giro di una o due settimane. Che fine faranno le famiglie, che fine faranno i bambini, dopo che il campo sarà chiuso? Gli assistenti sociali hanno prospettato poche e drastiche “soluzioni”.

E’ stato proposto, anzitutto, un programma di “rimpatrio assistito”: tornare al paese di origine, con il viaggio pagato dal Comune e un contributo di duecento euro a persona. Ci rimandano “a casa”, dicono. Ma la Macedonia, per noi, non è “casa”. Molte famiglie abitano a Pisa da venti, a volte da venticinque anni. Quasi tutti i bambini sono nati in Italia, o ci sono arrivati quando erano molto piccoli. Alcuni, tra l’altro, non hanno nemmeno la cittadinanza macedone: andrebbero a vivere in un paese in cui sono stranieri. La nostra casa è qui, in Italia, a Pisa: è questo il luogo dove molti di noi hanno vissuto gran parte della loro vita, è questo il luogo dove vogliamo vivere.

Per i rom regolari, è stato proposto l’invio in località “fuori dalla regione Toscana”: vogliono mandare via le famiglie, in città lontane e per loro sconosciute, senza alcuna garanzia di un inserimento sociale. E’ stato promesso anche un contributo all’affitto per i rom che dovessero trovare una casa: ma come troviamo una casa in due settimane, se non siamo riusciti a trovarla in tutti questi anni? Nessuno affitta una casa a un rom che abita in un campo, se non c’è un aiuto o un sostegno da parte del Comune.

La verità è un’altra. La verità è che vogliono semplicemente sgomberare il campo. La verità è che vogliono sbattere famiglie e bambini in mezzo a una strada, senza nessuna vera alternativa. Gli sgomberi fatti così, senza dare nessuna soluzione, sono illegali: l’Unione Europea, il Consiglio d’Europa, lo stesso governo italiano nella sua “Strategia Nazionale di Inclusione”, dicono da tempo che gli sgomberi sono illegali, se lasciano le famiglie in mezzo a una strada. E’ per questo che esiste un’unica soluzione: sospendere lo sgombero, fermare la guerra contro i rom, e tornare alla pace e al dialogo. Solo con il dialogo si possono individuare soluzioni efficaci e giuste per tutti.

I rom della Bigattiera e i cittadini solidali

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