Salta il corso autogestito sugli OGM, è polemica

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Salta il corso autogestito sugli OGM, è polemica

Niente corso autogestito sugli OGM, e gli studenti protestano. Questo in sintesi ciò che è accaduto al corso di laurea in Biotecnologie, che quest’anno non avrà nella programmazione didattica il piccolo corso opzionale di 3 crediti “OGM: produzione ed utilizzo in agricoltura”.
Un corso autogestito che durava da quattro anni e non prendeva in considerazione solo gli aspetti tecnici degli OGM
Titolare del corso il prof. Marcello Buiatti, docente dell’Università di Firenze ora in pensione, che aveva prestato le sue competenze per l’iniziativa degli studenti del gruppo EigenLab, che per quattro anni hanno dato vita al corso autogestito. Un corso innovativo a cui hanno partecipato diversi docenti, tra cui il prof. Gianluca Brunori e la prof.ssa Manuela Giovannetti, il prof. Marco Mazzoncini, la prof.ssa Eleonora Sirsi, e che oltre ad analizzare gli aspetti tecnici e tecnologici degli OGM, affrontava anche le questioni etiche, politiche, giuridiche, economiche e sociali di un tema ampiamente dibattuto.
Il consiglio del corso di laurea ha deciso però di non attivarlo perché una parte degli argomenti affrontati da quest’anno sarebbe stata ricompresa in altri corsi. “Dopo quattro anni dunque, alla stregua di un corpo estraneo e fastidioso, l’Università di Pisa ha deciso di intervenire chirurgicamente e di eliminare il corso”, denunciano gli studenti.
“Riteniamo le motivazioni apportate e la conseguente decisione infondate – aggiungono – se è vero che questo corso affronta alcune tematiche già trattate, a livello tecnico, in altri insegnamenti, tuttavia lo ha sempre fatto con modalità critiche di ampio orizzonte, modalità forse ignorate quando non del tutto ostracizzate, e infine eliminate, dal nostro punto di vista, con estremo semplicismo”.
Gli studenti ritengono che gli aspetti non strettamente tecnici del tema “non possano essere tralasciati”, soprattutto, dicono, “se sono proprio gli studenti a chiedere che siano affrontati: ricordiamo infatti che il corso, in questi anni di attività, è stato completamente autogestito da studentesse e studenti, mostrandosi come la prima esperienza in Italia di corsi di autoformazione riconosciuti ufficialmente dall’Università di appartenenza”.
Il prof. Maurizio Pasqualetti, presidente del corso di laurea in Biotecnologie, nega che si sia trattato di un’eliminazione di carattere “politico”. “C’è stata la necessità e l’occasione di rivedere il corso di laurea, che si chiama “Biotecnologie” per il triennio e “Biotecnologie molecolari” per la magistrale. La differenza rispetto agli anni passati è che il corso è interdipartimentale, e coinvolge quindi non solo Biologia, ma anche Agraria, Farmacia e Medicina. Così facendo abbiamo potuto beneficiare di una serie di insegnamenti diversi e più completi”.
All’interno di questa ridefinizione generale del corso di laurea e dell’offerta didattica, dice ancora Pasqualetti, “abbiamo avuto la necessità di introdurre docenti dell’Università di Pisa che potessero offrire corsi diversi ma con contenuti che in qualche modo ricalcassero il corso tenuto da Buiatti. Dico in qualche modo perché il programma del vecchio corso OGM non è stato inserito nel sito dell’Università, come accade invece per tutte le altre offerte formative, e non abbiamo potuto fare un confronto diretto”. Il programma infatti non compare nel sito “Unimap”, mentre le motivazioni e il programma sono sul sito di Eigenlab.
“Il tema OGM verrà dunque trattato attraverso tre nuovi corsi”, aggiunge il presidente, “uno nella triennale, che si chiama Biotecnologie per il miglioramento genetico, e un altro nella magistrale, che si chiama Fisiologia vegetale, molecolare e piante transgeniche. Infine, un terzo corso sempre per la magistrale, si chiamerà Animali transgenici.
Il corso autogestito sarebbe stato quindi “un doppione”, secondo il consiglio, che quindi ha formulato una programmazione didattica che in effetti prende in considerazione solo gli aspetti strettamente tecnici della vicenda: “A noi interessa offrire una visione da biotecnologo, che è il tipo di studente che vogliamo preparare dal punto di vista professionale. Interessa fargli conoscere le modalità, le strategie tecniche, i vantaggi e gli svantaggi degli OGM dal punto di vista tecnico e funzionale; come possono essere applicati, dove e quando. Questo è il tipo di preparazione che vogliamo dare. Sono convinto che con questi corsi e la preparazione dei docenti non ci siano dubbi sul fatto che uno studente esca da qui con le competenze necessarie”.
Pasqualetti riconosce il valore di Buiatti come docente – “se è possibile preparare un corso con lui che non si sovrapponga ad altri per noi va benissimo” – mentre i ragazzi si stanno già attivando per riproporre il corso autogestito al dipartimento di Agraria, anche in questo caso per l’anno prossimo.

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