Salva la vita al 14enne straniero: «Vorrei salutarlo e sapere come sta». Ma i commenti razzisti si sprecano

mercoledì
25 aprile 2018
Testata:
NAZIONE PISA
Pagina:
9

HA TRASCORSO la notte a pensare e a ripensare al piccolo grande miracolo che è riuscito a compiere, salvando una giovane vita a Marina. Moreno Santi non si dimenticherà mai quel lunedì, quando il suo coraggio ha permesso ad un 14enne senegalese di poter crescere e diventare un uomo. Lui, pisano di origine lucchese, si è buttato per salvarlo, mentre un’amica stava chiamando il 118 che ha coordinato tutte le operazioni rivolgendosi anche ai vigili del fuoco. Una catena per riportare a riva lo studente che visto il bel sole, con altri compagni, tutti del Comprensorio del cuoio e coetanei, aveva saltato la scuola per andare sul litorale in una giornata quasi estiva. «Ho una passione viscerale per l’Africa che conosco molto bene grazie a tante bellissime vacanze trascorse ad esplorarla – racconta l’eroe -, quindi per me la soddisfazione è stata doppia. Sono felice di aver fatto quel che ho fatto, di essermi tuffato nonostante il mio infortunio alla spalla. Era impossibile restare impassibile». Purtroppo, nonostante gli appelli, la famiglia del ragazzino al momento non si è palesata. «Nessuno è venuto a cercarmi – chiude Santi -, ma va bene lo stesso. Mi farebbe soltanto piacere sapere come sta il ragazzino». Ma questa non è l’unica nota stonata di questa appassionante novella. Tra i locali di Marina e su qualche social, infatti, qualcuno ha avuto la pessima idea di abbandonarsi a commenti di pessimo gusto sull’«opportunità» di salvare l’esistenza di un immigrato.

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