Salvini al Poderaccio, un caso

martedì
19 giugno 2018
Testata:
CORRIERE FIORENTINO
Pagina:
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L’annuncio tra le polemiche sul «censimento». Tappa a Firenze in mezzo al tour elettorale, Nardella non ci sarà
Venerdì il ministro al campo rom. La Lega si mobilita, Pd e sinistra: no alle passerelle

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini andrà venerdì al Poderaccio. Cioè il campo nomadi al centro delle polemiche dopo la morte di Duccio Dini, il giovane fiorentino morto nell’incidente causato dall’inseguimento in auto tra alcuni cittadini rom. La visita a Firenze era stata annunciata dallo Salvini, subito dopo la morte di Duccio, e i leghisti toscani avevano fatto filtrare che sarebbe andato proprio al Poderaccio. Ieri mattina, poco prima di lanciare l’idea di un «censimento sui rom in Italia», il ministro dell’Interno ha confermato una visita a Firenze, senza indicare data e luogo, esattamente come quando aveva parlato di un prossimo incontro con il sindaco Dario Nardella per definire interventi ad hoc sui campi fiorentini. Fino a ieri sera, dal Viminale, non sono arrivate conferme ufficiali sulla visita di venerdì, ma i leghisti toscani su Facebook, via mail, con messaggi Whatsapp, hanno fatto partire un tam tam per chiamare tutti al Poderaccio. Appuntamento alle ore 14 davanti all’ingresso del campo. «Quella di Matteo sarà una visita istituzionale spiegano ma noi saremo fuori dal campo con un presidio».

Una visita senza passaggi in Palazzo Vecchio: il sindaco Nardella non ci sarà, venerdì, torna dal Canada sabato. Forse, però, il motivo della mancata conferma ufficiale del Viminale nasce dalla giornata difficile, ieri, per il ministro. Dopo aver annunciato un «censimento dei campi rom» e aver detto che «purtroppo i rom italiani celi dobbiamo tenere», Salvini ha dovuto rispondere agli attacchi della sinistra e del Pd (tra cui i senatori toscani dei Democratici Dario Parrini e Caterina Bili e il deputato di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni) e dell’Unione comunità ebraiche. E ha fatto una mezza marcia indietro, spiegando: «Non è nostra intenzione schedare o prendere le impronte digitali a nessuno, nostro obiettivo è una ricognizione della situazione dei campi rom. Intendiamo tutelare prima di tutto migliaia di bambini ai quali non è permesso frequentare la scuola regolarmente perché si preferisce introdurli alla delinquenza». E il suo collega di governo, il fiorentino ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, lo difende: «Si tratta di un monitoraggio accurato di tutto quello che c’è nei campi rom. Lo hanno già fatto i sindaci di Torino Appendino e di Roma Raggi». Ma Salvini viene attaccato anche per il suo arrivo al Poderaccio venerdì: «Mi auguro che il Salvini che viene a Firenze sia il ministro dell’Interno garante della sicurezza di tutti gli italiani e non il capopartito demagogo che con dichiarazioni gravissime sta facendo vergognare il Paese intero» dice il senatore Parrini. «Spero che venerdì Salvini non venga a fare una passerella di mezz’ora al Poderaccio, che vada anche in Prefettura a parlare con chi ogni giorno garantisce la nostra sicurezza. E spero che prima o poi Salvini inizi a fare il ministro dell’Interno, per ora si è mosso soprattutto come capo di un partito» aggiunge la senatrice Bili. Quello che è certo è che Salvini girerà come una trottola, in Toscana, per la chiusura di tutte le principali campagne elettorali in cui i candidati leghisti o di centrodestra sono al ballottaggio. Alle 9,3o di venerdì sarà ad una colazione con Luigi De Mossi a Siena. Dopo Firenze, toccherà Campi per sostenere Maria Serena Quercioli. Poi a Massa per Francesco Persiani, a Marina di Pietrasanta per Alberto Giovannetti. Per poi concludere il tour a Pisa con un comizio per Michele Conti.

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