San Marco, la palla da basket fa troppo rumore: il Comune toglie i canestri

mercoledì 4 maggio 2014, PisaToday

San Marco, la palla da basket fa troppo rumore: il Comune toglie i canestri

Una città in comune chiede che l’amministrazione comunale torni sulla sua decisione, cercando una soluzione che accontenti tutti, sia i residenti sia i tanti ragazzi che ogni giorno si ritrovano nello spazio di via di Piaggetta

“Riteniamo profondamente sbagliata e assolutamente diseducativa, oltre che stupidamente repressiva, la scelta dell’amministrazione comunale di smontare e rimuovere i canestri dal campo di basket nel giardino di Via di Piaggetta nel quartiere di San Marco”. E’ il commento di Una città in comune che ripercorre la vicenda.
Il giardino di Via di Piaggetta, vicino al Circolo Balalaika, infatti è rimasto chiuso per molti anni, poi da quando è diventato fruibile ha visto crescere sempre più il numero dei frequentatori. Ragazzi e ragazze non solo del quartiere hanno iniziato a utilizzarlo, anche per il fatto che sono solo due i campi da basket gratuiti e fruibili in città: quello di San Marco e uno a Porta a Lucca.
“La crescente partecipazione – spiegano da Una città in comune – ha causato anche problemi di rumore ad alcuni abitanti adiacenti all’area sportivo-ricreativa. Al già presente rumore degli aerei che passano a pochi metri dai tetti delle loro abitazioni, si è aggiunto col passare del tempo anche quello della ‘palla da basket’. A fronte di questa situazione l’amministrazione ha deciso di non svolgere la propria funzione; anziché avviare un percorso per risolvere queste difficoltà, ha scelto la strada più ‘semplice’: togliere i canestri. Secondo noi sarebbe stato sufficiente fare un lavoro con chi frequenta lo spazio per rendere possibile la convivenza del diritto al gioco con il diritto al riposo, trovando soluzioni condivise e regolamentando l’utilizzo dell’area nel rispetto di tutti”.
“In un quartiere scarsamente dotato di spazi di incontro e in cui non mancano criticità sociali, quel campetto rappresenta uno degli strumenti di lotta contro l’isolamento – proseguono dal gruppo consilire – al contrario l’amministrazione Filippeschi sa solo reprimere, distruggendo un luogo di socialità e di incontro e mandando ancora una volta un messaggio profondamente diseducativo. Chiediamo che il Comune torni indietro e rimetta subito i canestri, avviando un percorso di incontro con i cittadini e le cittadine per garantire i diritti di tutte e tutti”.

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