Scioperi, nuove agitazioni per i lavoratori degli autolavaggi: “Ci trasferiscono per licenziarci”

PisaToday

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Cobas e Cgil hanno indetto giornata di sciopero a seguito della lettera di trasferimento ricevuta dai lavoratori ritenuti in esubero. Salta così la mobilità. Per gli interessati si tratta di licenziamento di fatto: “Si gioca con la vita delle persone”

Si era raggiunta una mediazione che sembrava accontentare tutti, ma lo scenario è di nuovo cambiato. In peggio, tanto da portare ad un nuovo sciopero, in atto oggi, e ad un ultimatum alla Gb: se non ritirerà entro venerdì i trasferimenti e riaprirà la procedura di mobilità per il passaggio ad Ape Service dei 7 lavoratori interessati, riprenderanno le agitazioni degli ultimi mesi. Attesi anche esposti per comportamento antisindacale ed in Procura. “L’azienda sta giocando con le vite delle persone per il solo scopo di aumentare i profitti abbassando il costo del lavoro” affermano gli scioperanti. Una posizione critica nei confronti della Gb è assunta anche dal Viceprefetto Vicario Valerio Massimo Romeo, come da verbale dell’incontro fra le parti tenutosi ieri in Prefettura.
L’INTERA VICENDA. Facciamo un passo indietro per capire tutti gli sviluppi. Le agitazioni sono iniziate con lo sciopero dello scorso 16 ottobre, a seguito delle difficili condizioni di lavoro sopportate dagli operai degli autolavaggi, specialmente durante la stagione estiva appena passata. Il 27 ottobre la Gb, gestrice del servizio, comunica la necessità di una riduzione del personale, aprendo la mobilità per 11 dei 18 dipendenti, per mancato rinnovo dell’appalto con uno dei committenti, la Europcar. La procedura viene ritirata a seguito degli scioperi. Seguono nuove trattative fra Gb e lavoratori, con la proposta dell’azienda del passaggio di alcuni di loro ad una cooperativa sociale con cui si è costituito un raggruppamento temporaneo di imprese.
Tale soluzione prospettava prevede un cambio di applicazione del contratto nazionale, con minori garanzie e tagli di stipendio per i lavoratori, che quindi rifiutano. Si riapre così la procedura di mobilità il 1° dicembre, ma stavolta per tutti gli operai: la Gb infatti comunica l’intenzione di chiudere l’intera unità operativa di Pisa, rinunciando ai contratti coi fornitori. Si arriva così al primo tavolo con la Prefettura, il 22 dicembre scorso, dove la Gb si dichiara disponibile a continuare l’attività sul territorio se il nuovo fornitore Europcar, Ape Service, acquisisce i lavoratori in esubero. Ballano un po’ di cifre sul monte di ore settimanali, ma l’accordo fra Ape Service ed i lavoratori si trova. Il 27 gennaio viene così siglata la stipula che prevede l’assunzione di 7 operai della Gb da Ape Service, permettendo così alla Gb di mantenere lavoro ed impiegati. Nessun licenziamento e pratica chiusa, in tempo per l’incontro risolutivo fissato il 29 gennaio presso l’Ufficio provinciale del lavoro.
GLI SVILUPPI RECENTI. Lo stesso 27 gennaio, poco dopo l’accordo fra Ape Service ed i lavoratori, la Gb convoca i sindacati per la novità che fa saltare tutto: viene ritirata la procedura di mobilità (che avrebbe permesso il passaggio dei lavoratori ad Ape Service), in quanto si legge nel verbale dell’incontro in Prefettura di ieri che la Gb “è riuscita a siglare accordi commerciali con altre unità operative che gli permettono di scongiurare un licenziamento collettivo e di garantire la continuità occupazione”. Tali nuove unità operative sono a Roma, Venezia e Milano, quindi ecco le lettere di trasferimento per i 7 lavoratori ritenuti in esubero.
Eccoci quindi ad oggi, con lo sciopero indetto da Cobas e Cgil. “Questi trasferimenti – spiega Davide Cortese della Rsa – sono dei veri licenziamenti mascherati: colpiscono persone che non possono trasferirsi perché hanno figli piccoli, mutui; difficoltà che comunque sia non possono essere sostenute con 800 euro al mese in città come quelle indicate. Guarda caso poi i nominativi individuali sono di quelli che in questi mesi sono stati più esposti negli scioperi. Per questo ci rivolgeremo agli organi preposti denunciando un comportamento antisindacale, oltre fare un esposto in Procura per le condizioni di lavoro pregresse, dove si lavorava senza visita medica e precauzioni di sicurezza”.
Con l’avvicinarsi del picco di stagione estivo l’apporto dei lavoratori è fondamentale per eseguire il servizio. Il sospetto dei lavoratori è quindi che la Gb, ordinando simili trasferimenti insostenibili, voglia costringere gli operai ad abbandonare il lavoro. Così facendo la Gb sarebbe libera di procedere a nuove assunzioni, atto che sarebbe vietato dalla legge a seguito di licenziamenti diretti. A dare sostegno alle rivendicazioni degli scioperanti ci sono le prese di posizione del Viceprefetto Romeo. Nell’incontro fra le parti di ieri Ape Service ha ribadito la sua disponibilità ad assumere gli esuberi, occorrendo però la procedura di mobilità, ritirata dalla Gb. Per questo il dott. Romeo parla delle posizioni della Gb come “di scarsa attenzione alle esigenze del mondo del lavoro” e definisce come “ragionevolmente non sostenibile” il trasferimento, che peraltro pone in essere un “peggioramento delle condizioni sociali dei lavoratori e aggrava ulteriormente la situazione occupazionale del territorio pisano”.
“Le ragioni prospettate dal dott. Guerrini (rappresentante Gb n.d.r) appaiono finalizzate solo ed esclusivamente a logiche aziendali” prosegue il verbale, invitando infine l’azienda a “rivedere la sua posizione, non priva di responsabilità”. Prossimo termine atteso venerdì, quando scade l’ultimatum posto dai lavoratori per riattivare la mobilità e quindi applicare l’accordo firmato con Ape Service il 27 gennaio scorso.

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