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Sciopero generale: in diecimila sfilano per le vie del centro contro il Jobs Act
Lavoratori, e pensionati, ma anche studenti, precari, disoccupati, movimenti sociali e politici. Migliaia di persone in tutto, addirittura lamila secondo gli organizzatori. Sono tantissimi i manifestanti che questa mattina, a Pisa, nel giorno della mobilitazione nazionale indetta da Cgil e Uil, sono scesi in strada per protestare contro le politiche economiche e del lavoro del governo Renzi. Governo colpevole, secondo i manifestanti, di portare avanti “un attacco durissimo ai danni delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici e privati”, favorendo invece gli “interessi di Confindustria e dei poteri forti”.
Il corteo, con numerose presenze anche da Massa Carrara, Livorno e Lucca, si è dato appuntamento attorno alle 9 in piazza Guerrazzi per poi sfilare lungo le strade del centro cittadino: Viale Bonaini, Piazza Vittorio Emanuele, Corso Italia, Borgo Stretto, e Via San Francesco, raggiungendo infine Piazza San Paolo all’Orto, dove si è svolto il comizio conclusivo. Una protesta pacifica e colorata che non ha fatto registrare disordini.
“Una manifestazione imponente – ha detto Gianfranco Francese, segretario generale della Cgil di Pisa – con migliaia di persone scese in strada in strada per chiedere, prima di tutto, giustizia e rispetto sociale. Credo che sia la miglior risposta a chi ha cercato in tutti i modi, compreso quello vergognoso della precettazione, di impedire ai lavoratori di esercitare il loro diritto allo sciopero”.
Dello stesso parere anche Renzo Rossi, segretario provinciale della Uil. “Siamo tantissimi almeno 10mila” dice Rossi dal palco che poi sottolinea: “I dati dimostrano che non c’è ripresa e che il numero dei disoccupati non solo non sta diminuendo, ma è addirittura in crescita. Solo nella provincia di Pisa sono 6Omila le persone senza lavoro, un terzo dei quali giovani sotto i trent’anni”.
Presenti alla giornata di mobilitazione anche diversi esponenti politici del Pd locale e nazionale. Tra questi l’onorevole Paolo Fontanelli. “Una grande manifestazione per un tema importante come quello del lavoro – ha detto il deputato del Pd personalmente sono contrario al Jobs Act e infatti sono tra coloro che, in Aula, non l’hanno votato. Questo perché ritengo sbagliato il messaggio che si lancia, cioè che per creare lavoro e occupazione sia necessario ridurre i diritti e le tutele dei lavoratori”.
Di parere opposto, invece, Francesco Nocchi, segretario provinciale del Pd. “Non condivido i motivi della protesta – ha detto Nocchi – perché ritengo che il Jobs Act sia complessivamente una buona riforma. Credo tuttavia che in alcuni suoi punti possa essere ancora migliorata, attraverso quelle che saranno le deleghe successive. Per questo sono qui, per dare un segnale di apertura nei confronti dei sindacati e dei lavoratori, e per ascoltare cosa hanno da dire”.
In piazza, tra gli altri, anche la Rete degli Studenti Medi di Pisa “per confrontarci e manifestare il nostro dissenso verso alcune conseguenze che il Jobs Act comporta sull’amministrazione provinciale delle politiche studentesche. Ne è un esempio la nuova gestione delle borse di studio la cui erogazione verrà fortemente compromessa”.