Sciopero Generale in tutta la città: all’Aeropgrto irruzione e picchetto contro gli appalti al ribasso

PISATODAY.IT

Sciopero Generale in tutta la città: all’Aeroporto irruzione e picchetto contro gli appalti al ribasso

Manifestazioni in ogni parte della città per lo Sciopero Generale del 14 novembre. Due cortei studenteschi hanno sfilato per le vie del centro cercando di entrare nella sede della Provincia, mentre i lavoratori hanno organizzato presidi davanti a Palazzo Gambacorti, in Piazza Vittorio Emanuele e all’aeroporto di Pisa. Questi ultimi hanno forzato il blocco della Polizia all’entrata e hanno stabilito un picchetto all’interno dello scalo, chiedendo a gran voce un incontro per risolvere non solo la situazione degli 11 lavoratori della Gb ma anche la pratica delle grandi aziende, la Sat in questo caso, di esternalizzare i servizi con appalti al ribasso. Fissato un incontro fra le parti per il 24 novembre.
L’assembramento in Piazza dell’Aeroporto è iniziato dalle 8 di mattina, con in prima fila i ragazzi delle ditte di autolavaggio della Gb. Insieme a loro gli operai filippini del servizio facchinaggio e pulizia del Galilei ed i lavoratori dell’igiene ambientale della Avr. Uniti hanno denunciato la pratica degli appalti esterni che le grandi aziende sostengono per abbassare i costi di produzione: esse si liberano dei dipendenti per poi appaltare i servizi da essi eseguiti, attività che spesso vengono affidate a ditte che ricorrono ai medesimi lavoratori licenziati, ma lo fanno con contratti con minori retribuzioni e tutele. Complice il Governo Renzi: “Il Jobs Acts – afferma Sandro Soldani dei Cobas non è altro che la possibilità generalizzata di abbassare i salari. Le multinazionali e le lobby economiche non sentono la crisi, la fanno pagare a noi. Sat ha 3,7 milioni di euro netti di utili, questa ricchezza deve essere redistribuita sui lavoratori che la creano”.
Alle 10 l’irruzione: i circa 200 manifestanti hanno spinto il cordone delle Forze dell’Ordine a difesa delle porte fin dentro lo scalo, piazzandosi nel mezzo della sala. I due schieramenti sono rimasti uno di fronte all’altro per oltre 2 ore, finché dal management di Sat non è sceso il direttore Risorse Umane che ha confermato ai manifestanti la presenza dell’azienda al tavolo di trattativa che si terrà in Provincia il 24 novembre prossimo. In quella sede quindi si discuterà non solo della sorte dei lavoratori della Gb, ma anche degli appalti esterni su cui la stessa Sat fa affidamento.
Un piccolo passo avanti, per quanto si sia davanti a “situazioni gravissime – dice Marcello Pantani dei Cobas – dove si dice che ci sono esuberi di personale per trasformare un contratto da tutelato a livello nazionale a uno di cooperativa sociale, con almeno 200 euro al mese in meno in busta paga. E poi gli operai filippini: hanno turni pesanti e chi non riesce a farlo in base a prescrizioni mediche gli viene dimezzato l’orario di lavoro e il salario”. Difficile dire se l’incontro fissato sarà risolutivo. “La Provincia non ha più prerogative – sostengono dai sindacati – voler rimandare a lei vuol dire voler congelare la situazione per non risolverla. Il tavolo di trattativa infatti era già previsto, ma solo per i 4 dipendenti su 11, quelli di Europcar. In pratica vogliono tenere divise le questioni per indebolire le rivendicazioni”.
Ottenuta la certezza della presenza di Sat all’incontro del 24 novembre i manifestanti sono usciti e si sono diretti alle sedi degli autolavaggi, rallentando il traffico durante il breve tragitto. Una volta arrivati hanno riaperto una struttura con macchinari di pulizia “chiusa da 2 anni perché così saliva il prezzo del nostro lavoro, mentre noi siamo costretti a lavare usando pezzuole e stracci”. “Grazie a tutti gli intervenuti – hanno concluso – le nostre azioni non si fermeranno”.

Condividi questo articolo

Lascia un commento