Scuola, finanziamenti non usati: ennesimo flop della Giunta Conti. Occorre un Piano straordinario contro la povertà educativa

In occasione della approvazione del bilancio preventivo abbiamo proposto con numerosi atti l’attivazione e il finanziamento da parte del Comune di Pisa di un Piano Straordinario contro la povertà educativa a partire dal contrasto alla dispersione scolastica nella nostra città, un fenomeno sempre più preoccupante e in crescita anche a Pisa a seguito della crisi economica e sociale determinata dalla pandemia ma che ad oggi non trova alcuna risposta adeguata da parte della maggioranza che sostiene il sindaco Conti

La destra ha bocciato anche queste nostre proposte a conferma di come questa non sia in alcun modo per loro una priorità. Ciò viene clamorosamente e ulteriormente confermato dal fatto che il Comune di Pisa nelle scorse settimane non è stato in grado di utilizzare e quindi ha restituito le risorse economiche, pari a 46 mila euro, provenienti dalla Regione ieri i progetti educativi zonali relativi alle attività socio educative non formali.

Siamo ancora una volta davanti al fallimento e all’assenza di progettazione da parte della Giunta Conti e in particolare della assessora di Fratelli d’Italia Munno che in questi anni ha proceduto ad un depotenziamento dei servizi e delle risorse nel settore educativo. Da parte nostra chiederemo subito conto in commissione del mancato uso di queste risorse che in una fase come questa avrebbero consentito di contribuite a dare risposte a chi è in difficoltà.

Rilanciamo al contempo l’urgenza di Piano Educativo di Zona Straordinario di contrasto alla povertà minorile per la tutela del diritto all’educazione e all’istruzione per l’Infanzia e l’Adolescenza che comprenda in primo luogo: 1) la mappatura delle aree a maggiore rischio di povertà educativa e l’ elaborazione di piani strategici territoriali di intervento sulla base di indicatori comuni, che rilevino per ogni area lo stato delle scuole, le caratteristiche socio-economiche e l’offerta di servizi educativi e culturali extrascolastici del territorio; 2) la creazione di un Fondo straordinario destinato al contrasto della dispersione scolastica ed al sostegno mirato sia in caso di attività scolastica ordinaria che in caso di continuazione della Didattica a Distanza.

Proponiamo anche, secondo quanto previsto dal piano nazionale, di elaborare un Programma di Intervento e Prevenzione dell’Istituzionalizzazione (P.I.P.P.I.) che ha l’obiettivo di rafforzare i servizi di assistenza sociale per sostenere la capacità genitoriale e i bambini e le bambine e le famiglie che vivono in condizione di fragilità e vulnerabilità, al fine di ridurre o evitare il rischio di allontanamento dei bambini e delle bambine e adolescenti dal proprio nucleo familiare.

Ribadiamo anche l’urgenza di stipulare un patto Educativo di comunità tra istituzioni scolastiche, enti locali, servizi e terzo settore nel quale siano definite risorse, obiettivi, azioni con una chiara assunzione di responsabilità rispetto al contrasto della povertà educativa.

Occorre infine sperimentare nei quartieri a maggiore vulnerabilità equipe integrate scuola- servizi territoriali che a partire dalle risorse della comunità, curino la presa in carico delle famiglie vulnerabili e seguano i bambini e le bambine in difficoltà con progetti personalizzati curando con particolare attenzione la continuità educativa tra scuola ed extrascuola.

Una città in comune

Rifondazione Comunista

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