Serfogli: apparentamento coi civici «Se vinco Veronese sarà in giunta»

lunedì
18 giugno 2018
Testata:
NAZIONE PISA
Pagina:
4

L’intesa: «Siamo partiti dai programmi: noi includiamo, gli altri no»

di PAOLA ZERBONI

ORE 15.30 della domenica di San Ranieri: allo scadere del termine (sette giorni dopo il dopo il primo turno, come prevede il Testo unico degli enti locali), appena firmato davanti al segretario comunale, il candidato sindaco del centrosinistra Andrea Serfogli convoca la conferenza stampa in cui ufficializzare l’accordo di apparentamento con le liste civiche di Antonio Veronese (Patto Civico e Progetto per Pisa e Maria Chiara Zippel (La nostra Pisa). Ufficioso fino a ieri, ora è nero su bianco. «Da oggi la nostra si caratterizza ulteriormente come una candidatura plurale, inclusiva, aperta al civismo e a realtà che da sempre riteniamo siano una parte importantissima del tessuto economico e sociale di Pisa – esordisce Serfogli -, mentre la Lega conferma da Roma e da Cascina di voler comandare da sola, noi non siamo commissariati da nessuno. Siamo l’espressione massima di partecipazione e apertura alla città». Un apparentamento che comporta una mediazione su temi e programmi, ma che soprattutto comporterà – in caso di vittoria del centrosinistra – l’ingresso di Veronese in giunta. «Nelle forme e deleghe da definire». In consiglio il Pd avrebbe 13 consiglieri, mentre 7 spetterebbero alle 6 liste civiche. «Con questi apparentamenti la coalizione che uscirebbe vincente dal secondo turno presenterebbe un partito e sei liste civiche. Se invece dovesse vincere la destra leghista, i consiglieri guidati direttamente da Ziello sarebbero 15, più 5 che si devono spartire Nap e Forza Italia».

«SIAMO partiti dai programmi e dalla ricerca dei punti in comune sia di quelli che potevano andare ad allargare la piattaforma con cui mi sono presentato agli elettori al primo turno. E così è stato», dice ancora Serfogli. Apparentamento che era scontato per la Zippel, lo era meno per Veronese. «Noi abbiamo cercato subito un contatto con Serfogli – commenta la candidata di La nostra Pisa – è onesto e trasparente». «Ci siamo sempre dichiarati aperti al confronto sui programmi – specifica Veronese – ma con il centrodestra non sono emersi punti di contatto, mentre conla lista Serfogli sì, sui temi che ci stanno a cuore, che sono lo sviluppo turistico, il welfare, il lavoro giovanile, la sicurezza, lo snellimento della burocrazia e la riduzione delle tasse. Saremo i garanti di Litorale imprese, professionisti e turismo per i prossimi cinque anni». Ma Serfogli guarda anche a chi sta a sinistra del Pd (Auletta e Ghezzani) e agli elettori del MSS. «La nostra squadra non si ferma qui ma si allarga a tutti gli elettori che si riconoscono nei valori del centrosinistra o a quelli del Movimento Cinque Stelle che al primo turno hanno scelto Gabriele Amore perché non vogliono il matrimonio che gli è stato imposto da Roma e che ha già permesso a Salvini di cannibalizzare il loro partito. E mi rivolgo anche a quelli che al primo turno hanno sostenuto Raffaele Latrofa e che sono stati rifiutati dalla Lega perché avrebbero scalfito il loro dominio assoluto su un’eventuale maggioranza».

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