Sfratto famiglia via di Gello Pisa “Tra sfratti e case abbandonate, ‘Una città in comune’: “A Pisa è emergenza abitativa”

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Sfratto famiglia via di Gello Pisa
“Il candidato a sindaco Ciccio Auletta si è recato ieri con altri componenti della coalizione a dare supporto ad una famiglia che rischiava di essere sfrattata. “In via Consani lavori fermi per le case popolari, perchè?” si chiedono“
Ieri mattina Ciccio Auletta, candidato a sindaco per la lista ‘Una città in comune’ e Rifondazione Comunista, insieme ad altri componenti della lista e a Claudio Lazzeri, candidato e avvocato dell’Unione Inquilini, hanno presenziato a sostegno di una famiglia che rischiava di essere sfrattata dall’Ufficiale Giudiziario. Si tratta di una famiglia che abita in via di Gello ed è composta da 8 persone tra cui 3 minorenni. In seguito alla perdita di lavoro di uno dei componenti del nucleo familiare non riesce più a sostenere il pagamento dell’affitto. “Uno dei tanti casi di esecuzione forzata che si susseguono in città e che non hanno ottenuto alcuna risposta dall’attuale amministrazione comunale che, vista la campagna elettorale in corso, si deve essere dimenticata di risolvere le attuali problematiche sociali – affermano da ‘Una città in comune, Rifondazione Comunista e Unione Inquilini – premettiamo che con questo presidio non abbiamo in alcun modo intenzione di contestare il proprietario dell’immobile che, suo malgrado, ha concesso fin troppo tempo, auspicando una soluzione positiva della questione. La nostra critica è diretta nei confronti della amministrazione comunale uscente, che fino ad oggi non ha fatto niente per scongiurare questa drammatica situazione, nonostante la presenza di oltre cento immobili comunali sfitti. Infatti, la famiglia sfrattata, seguita dagli assistenti sociali da tempo e con 7 punti nella graduatoria ERP, ha aderito ad ogni percorso indicato, cercando anche di reperire nel mercato privato un’altra idonea soluzione abitativa. Per fortuna lo sfratto è stato rinviato a settembre, grazie all’intervento dei candidati della lista e con l’ausilio degli assistenti sociali che hanno fatto una proposta economica alla proprietà, che l’ha accettata”. “Questo drammatico epilogo, che noi cercheremo di scongiurare, è ancor più sconcertante se si pensa che a meno di un chilometro dalla casa in cui vive questa famiglia, più precisamente in via Consani, ci sono 42 alloggi popolari che, nonostante le promesse dell’assessore Zambito, non sono stati ancora consegnati ai bisognosi di casa e che fanno parte del ‘tesoretto’ di case sfitte del Comune” proseguono. “A seguito del sopralluogo che è stato svolto sul cantiere da Ciccio Auletta, Claudio Lazzeri, Paola Bigongiari e Federico Olivieri è emerso che i lavori sono fermi ed il cantiere, invece di progredire, regredisce.
“L’Unione Inquilini aveva già denunciato che i lavori non andavano avanti ed oggi, dopo aver verificato mensilmente l’andamento del cantiere, è possibile dichiarare senza ombra di dubbio che sono presenti sul posto quattro operai (che al nostro arrivo hanno pensato bene di allontanarsi…) e che sono state rimosse alcune opere che erano già state eseguite in precedenza – affermano da ‘Una città in comune’ – Per quale motivo? Quali sono i reali interessi che si nascondono dietro gli immobili di via Consani? In quest’ottica, la richiesta che facciamo è quella di procedere celermente alle assegnazioni (anche per coloro che non sono in graduatoria ma che si trovano in emergenza abitativa comprovata da uno sfratto con forza pubblica) e di considerare anche la possibilità di concedere progetti di autorecupero, laddove non vi fossero idonei finanziamenti per la ristrutturazione. Se nemmeno questa misura riuscisse a contenere la dilagante emergenza abitativa attuale sarà necessario valutare le modalità per poter utilizzare lo strumento della requisizione, troppo spesso ritenuta inutilizzabile in questi casi”.

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