Sfratto in vista per più di venti famiglie

domenica 6 luglio 2014, TIRRENO PISA Pagina: VII

Sfratto in vista per più di venti famiglie

Allarme di unione Inquilini e Sicet: «La Regione ha bloccato i fondi e il Comune non da risposte»

Più di venti famiglie, molte con minori a carico, rischiano di essere sfrattate dalle loro abitazioni entro il 21 luglio per morosità incolpevole. «La Regione ha bloccato il fondo sfratti. E il Comune non dà risposte adeguate», è l’allarme lanciato da Ciccio Auletta, consigliere di Una città in comune-Prc; Virgilio Barachini, presidente dell’Unione Inquilini; e Daniele Cosci, presidente del Sicet. Tutti insieme chiedono che venga approvata una sorta di proroga degli sfratti nella prossima riunione della commissione territoriale. «A Pisa c’è una vera e propria emergenza sfratti che potrebbe essere ampiamente risolta se ci fosse una precisa volontà politica – ha detto Auletta -. Alcuni progetti delle case popolari sono sospesi e il Comune non fa niente per completarne la realizzazione».
Il consigliere fa l’esempio dell’edificio costruito dalla Edil Costruzioni srl in via Veneziani, al Cep. Il progetto è stato approvato nel 2010; la fine dei lavori, prevista per il febbraio 2013, è ancora lontana. «Nel 2010 il Comune individuò l’area di via Gentile da Fabriano come la più adatta ad ospitare case popolari – ha spiegato Barachini -. La promessa di una riqualificazione della zona e la costruzione di due campi sportivi non è stata mantenuta». Il sindacato ha convocato per domani le famiglie sotto sfratto «per la quinta e sesta volta, per morosità incolpevole ha aggiunto Barachini -. L’amministrazione comunale si è dimenticata del fondo di 4 milioni di euro messo a disposizione dalla Regione per le famiglie colpite da sfratto incolpevole. Perché l’assessore regionale al sociale Saccardi non dice niente? Il fondo sfratto nel 2012 ha permesso di evitare ben 462 sfratti. Tace anche l’assessore alle politiche abitative Zambito».
Cosci sottolinea che la responsabilità di questo caos non è dell’ufficio case del Comune. «È un reparto sotto organico. 1 dipendenti vivono un enorme disagio perché, pur lavorando oltre i limiti del possibile, non riescono a rispondere a tutte le richieste. Negli ultimi sei mesi sono pervenute più di 100 domande per l’assegnazione di un alloggio».
«Nei prossimi giorni saranno sfrattate famiglie con minori e il Comune non si muove in nessuna direzione – ha ribadito Auletta -. Questa città non è in grado di tutelare i più deboli». Cosci rincara la dose: «Le case popolari non vengono portate a termine per incuria. La Edil Costruzioni è fallita nel novembre 2012: da allora i cantieri sono quasi fermi. Solo al Cep ci sono 70 appartamenti quasi pronti per essere consegnati, ma è tutto bloccato. Nel resto della città almeno 100 appartamenti sono vuoti».

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