Sit-in a base di cous cous e taranta

sabato
23 giugno 2018
Testata:
TIRRENO PISA
Pagina:
II

In largo Ciro Menotti il picnic della sinistra antagonista con teli da mare e sdraio

PISA

Teli da mare, sedie a sdraio e bandiere della pace. In largo Ciro Menotti si è data appuntamento la «Pisa allegra, la città colorata, aperta e solidale» con oltre un centinaio di militanti dei collettivi, dell’area an tagonista, del sindacalismo di base, studenti ed esponenti della sinistra radicale che, pacificamente ed allegramente, si sono riuniti per una contro-cena a base di cous cous e kebab.

La protesta, però, ha completamente ignorato il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, e con un “gioioso pic-nic” ha propagandato i «valori della Pisa che accoglie e resiste all’avanzata dei sentimenti razzisti e xenofobi». “Pisa città aperta” e “No borders no nations” i due striscioni che hanno “avvolto” la protesta che non ha mai oltrepassato gli angoli di largo Ciro Menotti, ad un centinaio di metri da Ponte di Mezzo e dalla cena da 35 euro a coperto.

A separare i due “banchetti” decine e decine tra poliziotti e carabinieri in assetto antisommossa che già dal pomeriggio hanno completamento blindato il centro storico e l’area di piazza Carrara, compreso lo storico Teatro Rossi, da anni occupato e rivitalizzato. Nella piazza che sorge lungo Borgo Stretto, ricoperta da striscioni e cartelli, i sapori mediorientali e nordafricani (oltre a pasta, pizza e patatine) si sono fusi ai suoni meridionali di taranta e tarantella, accompagnati dalla protesta – pacifica – di chi vede nella Lega e nel nuovo governo un nemico per la tenuta sociale del Paese. Un affronto alla Lega, ma nessuno sconto per Movimento 5 Stelle e Parti to democratico. “M5s/Lega/Pd: stessa ricetta stesso risultato”, recita uno dei tanti cartelli che colorano la piazza, in cui a predominare è lo slogan “Pisa resta umana”.

«Mettiamo sullo steso piano le idee della Lega e le politiche portate avanti dal governo del Pd – sottolineano alcuni esponenti di Potere al Popolo – e non è un caso se Salvini ha pubblicamente ringraziato il suo predecessore Minniti per i provvedimenti presi contro i migranti e, in generale, contro le fasce più deboli della popolazione. Noi abbiamo una posizione di terzietà tra i due poli, ma sarebbe molto preoccupante un’eventuale vittoria del centrodestra a Pisa, da imputarsi soprattutto agli errori e alle politiche del Pd locale, perché si creerebbe un pericoloso asse leghista Pisa-Roma. Il nostro – conclude il militante della sinistra- è un modo diverso, rispetto alla Lega e al Partito democratico, di vedere il mondo, la società e i rapporti umani: la nostra è una visione basata sull’apertura, l’inclusione e i diritti».

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