Società della Salute: sul ritiro delle deleghe scaricabarile tra Comune e Sds. Servizi a rischio

È di pochi giorni fa la notizia, circolata in modo informale ed ufficioso, della decisione del Comune di Pisa di ordinare il ritiro di tre dipendenti comunali che lavoravano presso la Società della Salute occupandosi di settori cruciali per tutti i comuni della Zona sociosanitaria.

L’assessora Poli rispondendo nel corso dell’ultimo consiglio comunale al nostro question time sulla possibilità che il Comune di Pisa ritirasse parte delle proprie deleghe alla Società della Salute, smentiva seccamente questa possibilità, accusandoci di fare illazioni e strumentalizzazioni

A seguito di un accesso agli atti fatto dal nostro gruppo consiliare, invece, non solo le nostre preoccupazioni sul depotenziamento dei servizi è più che fondato ma emerge con chiarezza come l’assessora Poli abbia raccontato una serie di frottole.

Infatti la Direttrice della Società della Salute rispondendo al Comune di Pisa in merito proprio al rientro in Comune di 3 unità di personale dalla Sds scrive che questo “impone che le attività da loro svolte per delega del Comune siano riassorbite dal Comune” e che il loro venir meno all’interno della Sds necessita una revisione a breve termine di ulteriori deleghe da parte del comune a partire dalla stessa emergenza abitativa.

In altre parole la Direttrice della Società della Salute afferma che se si ritira il personale devono essere contestualmente ritirate parte delle deleghe da parte del Comune di Pisa.

Quindi l’esponente della Lega ha mentito sapendo di mentire in consiglio comunale, giustificando questa scelta con il fatto che la stessa Sds non si è opposta a questa decisione.

In tutta questa situazione colpisce il silenzio-assenso del Presidente della Sds, il sindaco di San Giuliano, e degli altri sindaci del centro-sinistra, di fronte ad una vicenda che riguarda il futuro della gestione dei servizi integrati nel nostro territorio

Siamo di fronte quindi ad un rimpallo clamoroso in primo luogo sulla pelle di questi dipendenti che ad oggi non sanno nulla del loro futuro ma soprattutto ad un evidente depotenziamento dei servizi per la cittadinanza, cosa ancor più grave vista la crisi economica e sociale dovuta alla pandemia.

Alla luce di questa situazione rinnoviamo la richiesta che venga subito convocata la seconda commissione consiliare permanente, prima del rientro di questo personale, e che siano presenti il Presidente e la Direttrice della Sds e l’assessora Poli.

Una città in comune
Partito della Rifondazione Comunista

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