Spento l’inceneritore, sarà chiuso. È ufficiale: collocati i dipendenti

sabato
5 maggio 2018
Testata:
NAZIONE PISA
Pagina:
5

Trattativa per salvaguardare i diritti acquisiti. Rifiuti a Massarosa

di GABRIELE MASIERO

L’INCENERITORE, spento già da marzo, chiude definitivamente i battenti e ora si apre la partita del ricollocamento dei suoi 22 dipendenti. Reti Ambiente, società proprietaria dell’impianto, ha già comunicato la sua decisione ai sindacati e ieri si è svolta un’assemblea di lavoratori che ha affidato a Cgil, Cisl e Usb un pacchetto di richieste da presentare all’azienda.

L’IMPIANTO risulta inattivo già da marzo e i lavori necessari per adeguarlo ai nuovi standard secondo Reti Ambiente spa sarebbero troppo onerosi. Da qui la decisione, già comunicata ai sindacati, di dismetterlo. L’ultimo problema è stato il crollo di una parete interna che, secondo la società, costrerrebbe troppo intervenire per ripristinarla. Tuttavia Reti Ambiente nella sua comunicazione ai sindacati avrebbe escluso il ricorso alla mobilità, nonostante la cessazione dell’attività dello stabilimento per procedere alla ricollocazione dei 22 lavoratori attualmente impiegati presso l’impianto pisano: 8 di loro saranno trasferiti presso, l’inceneritore di Pioppogatto, a Massarosa (Lucca), dove
da quando ha smesso di funzionare l’impianto pisano sono conferiti i rifiuti provenienti dalla raccolta indifferenziata pisana. E’ per questo che lo stabilimento versiliese è al centro di un significativo piano di rilancio. Altri 7 lavoratori saranno trasferiti al magazzino kit della Geofor a Ospedaletto, due al numero verde della stessa azienda a Pontedera (Pisa), due al servizio di raccolta porta a porta di Pisa, uno presso gli impianti di Pontedera, mentre tre responsabili andrebbero a sostituire altrettante figure professionali analoghe in via di pensionamento nello stabilimento pontederese. Su queste decisioni comunicate dall’azienda è stato però aperto un confronto sindacale perché i lavoratori perderebbero alcuni diritti acquisiti che invece vogliono mantenere (soprattutto in termini economici). «Il nostro obiettivo è la salvaguardia di tutti i lievlli occuopazionali – ha spiegato Stefano Teotino (Usb), d’intesa con Giancarlo Oliviero (Cisl) e Lorenzo Iannello (Cgil) – tuttavia porteremo al tavolo con l’azienda le richieste dei lavoratori e avvieremo la trattativa sulla richiesta di indennità di trafserimento, inclusa una forma di rotazione per chi andrà a Massarosa, la salvaguardia dei livelli contrattuali acquisiti e la tutela di chi opera in regime di legge 104 per restare a Pisa e di limitarne al massimo gli sposatamenti».

SULLA VICENDA è intervenuta anche la coalizione «Diritti in comune» che chiede a geofor e Comune «chiarezza su quanto sta avvenendo» soprattutto relativamente «ai costi sostenuti per il trasferimento altrove dei rifiuti: l’inceneritore deve essere chiuso al più presto, ma a seguito di una chiara scelta politica e di pianificazione, con un piano per la gestione alternativa dei rifiuti e per la ricollocazione dei lavoratori, come recentemente votato dalle commissioni consiliari sulla base degli atti di indirizzo presentati dal nostro gruppo consiliare».

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