Tagli ai bilanci comunali e militarizzazione dei territori: due facce della stessa politica. Nell’economia di guerra del governo Meloni i servizi essenziali sono sacrificabili

Ci stiamo sempre più preparando alla guerra. Non è descrivibile in modo diverso quello che sta avvenendo. Da un lato, le spese ordinarie dei comuni (così come quelle delle università e della sanità) devono essere drasticamente e costantemente ridotte. Dall’altro, i soldi dello Stato vanno investiti nella militarizzazione del territorio.

Il governo Meloni ha previsto, fino al 2028, un taglio annuale di 250 milioni per i bilanci di Comuni e Province, per un totale di 1 miliardo e 250 milioni, andando a incidere sulla spesa corrente: stipendi, servizi, ordinaria amministrazione. Insomma: questo taglio andrà a toccare quei pochi servizi essenziali che sono rimasti in carico ai Comuni e che questi ultimi fanno sempre più fatica a garantire. Come se non bastasse, poi, l’esecutivo ha confermato un ulteriore taglio, sempre nei prossimi 5 anni, che toccherà i Comuni più grandi e organizzati, che hanno ricevuto più fondi dal PNRR. Senza contare che in questi anni, a seguito di un provvedimento del ministro Salvini, è stato azzerato il fondo per la morosità incolpevole e abolito il reddito di cittadinanza, scaricando sui Comuni l’onere di far fronte con risorse proprie al crescente disagio sociale e abitativo.

Siamo consapevoli che questa serie di provvedimenti si inserisce nel solco tracciato da governi di centrodestra e centrosinistra, che hanno un po’ alla volta svuotato di ruoli e di senso il ruolo degli enti locali: negli anni, i trasferimenti di denaro pubblico dallo Stato ai Comuni si sono ridotti del 50%, in nome della diminuzione del debito pubblico (sebbene il contributo dei Comuni al debito pubblico sia inferiore al 5%). Tutto ciò in ossequio a politiche rigoriste e liberiste che vedono nei servizi essenziali erogati dagli Comuni un intralcio e nelle casse comunali una risorsa, di fatto così togliendo agibilità a quegli enti che dovrebbero costituire lo spazio di gestione democratica dei territori. Le esternalizzazioni, le svendite di patrimonio pubblico e i tagli di bilancio servono a questo: smantellare i servizi pubblici essenziali e ridurre gli spazi per una vera democrazia di prossimità.

D’altra parte, non possiamo evitare di osservare come, nel contesto storico attuale, questi tagli assumano un significato ancora più drammatico. Essi infatti, assieme ai tagli all’università e alla sanità, sono il prerequisito necessario per l’aumento della spesa militare e per le nuove infrastrutture belliche, in un contesto mondiale di corsa agli armamenti.

Se i tagli del governo in Toscana si tradurranno in quasi 20 milioni di euro in meno agli enti locali, i soldi che il governo investe nella nostra Regione assumeranno un’altra forma: prima fra tutte, la nuova base militare che si vuole costruire dentro il perimetro del Parco di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli nell’area CISAM a Pisa e a Pontedera, per un investimento previsto di mezzo miliardo di euro.

L’idea di gestione del territorio toscano che si prospetta nei prossimi tempi è chiara: ridotti gli spazi di agibilità democratica per la cittadinanza, si possono finalmente sfruttare tutte le potenzialità logistiche per finalità belliche. L’intensificarsi degli interessi sulle infrastrutture militari tra Pisa e Livorno (dalla nuova base militare, ai lavori sul canale dei Navicelli e sui collegamenti ferroviari) e l’insediamento di un comando NATO a Rovezzano sono le spie lampanti di una politica predatoria sulle nostre comunità e sugli ecosistemi naturali circostanti, sacrificabili sull’altare della guerra.

Se è scontato dire che guerra e democrazia sono incompatibili, vediamo chiaramente da che parte sta il governo. Nemmeno la Regione Toscana sembra però aver dubbi, allineata com’è alle scelte governative, anzi: sembra quasi in competizione con l’esecutivo per poter rivendicare la paternità delle proposte di collocazione della base militare nei comuni di Pisa e Pontedera. A Firenze non si deve dimenticare che ci sono due aree a cui è stato tolto il vincolo agricolo: la zona del Carcere di Sollicciano e quella della Caserma Predieri di Rovezzano. Si preannuncia nuovo consumo di suolo da accompagnare a politiche di guerra e repressione?

Proprio per un imperativo costituzionale di salvaguardia della democrazia e di ripudio della guerra ci opponiamo e ci opporremo a questo taglio selvaggio delle finanze comunali e provinciali, così come ci opponiamo e ci opporremo ad ogni progetto di nuova base o infrastruttura militare nella nostra Regione, rilanciano in tutti i consigli comunali una grande campagna contro i tagli agli enti locali, per il disarmo e la pace e sostenendo attivamente le mobilitazioni e le iniziative a partire da quelle del Movimento No base a Pisa e del Comitato no Nato di Firenze per bloccare l’ulteriore militarizzazione dei nostri territori.

Sottoscrivono:

Ilaria Antonelli, consigliera comunale Montelupo è Partecipazione, Montelupo Fiorentino
Ciccio Auletta, consigliere comunale Diritti in comune, Pisa
Giuseppe Bagni, consigliere Comunale Rinascita per Lastra, Lastra a Signa
Veronica Bagni, consigliera comunale Filo Rosso, San Miniato
Valentina Barale, candidata a sindaco Primo Polo, Livorno
Luigi Barbugli, consigliere comunale Borgo in comune, Borgo San Lorenzo.
Paola Battaglieri, candidata sindaca Alternativa per i beni comuni, Prato
Fabrizio Callaioli, consigliere comunale Prc-Movimento Cinque stelle, Piombino
Enrico Carpini, consigliere comunale Ora!, Barberino di Mugello
Brian Ceccherini, consigliere comunale Campi a sinistra, Campi Bisenzio
Denise Ciampi, consigliera comunale Pontedera a sinistra, Pontedera
Sabrina Ciolli, consigliera comunale Buongiorno Empoli – Siamo Empoli, Empoli
Gabriel Cordero, consigliere comunale L’è tutta da rifare, Cerreto Guidi
Sandrine Courtes, consigliere comunale Viviamo Capraia e Limite Guicciardo Sindaco, Capraia e Limite.
Guicciardo Del Rosso, consigliere comunale Viviamo Capraia e Limite Guicciardo Sindaco, Capraia e Limite
Dario Filippi, consigliere comunale Prc-Movimento 5 stelle, Piombino
Davide Samuele Franchi, consigliere comunale Rosignano nel cuore, Rosignano
Arianna Lombardi consigliera comunale Camaiore Popolare, Camaiore (LU)
Leonardo Masi, consigliere comunale Buongiorno Empoli- Siamo Empoli, Empoli
Giulia Masini, consigliera comunale Borgo in comune, Borgo San Lorenzo,
Paola Nardi, consigliera comunale Ora!, Barberino di Mugello
Dmitrj Palagi, consigliere comunale Sinistra Progetto Comune, Firenze
Daniele Palmieri, consigliere comunale Bene comune, Porto Ferraio, Isola d’Elba
Pietro Panciatici, consigliere comunale Buongiorno Livorno, Livorno
Francesco Polverini, consigliere comunale Montelupo è Partecipazione, Montelupo Fiorentino
Giuseppe Pandolfi, consigliere comunale In comune per Vinci, Vinci
Samira Shabana, consigliera comunale Ora!, Barberino di Mugello
Lorenzo Scoccati, consigliere comunale Partito Rifondazione comunista, Poggibonsi
Rigoletta Vincenti, consigliera comunale Uniti a sinistra con Vincenti, Carrara
Svolta a sinistra, Casciana terme – Lari

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