Tangenziale Nord-est un pozzo senza fondo. Un aumento dei costi solo per i lavori di oltre 3 milioni di euro

Purtroppo ancora una volta le nostre preoccupazioni erano fondate. In questi mesi, grazie ad un lavoro di controllo e una battaglia di trasparenza rispetto all’atteggiamento omissivo della Provincia, avevamo evidenziato come, nonostante gli annunci del Presidente Giani, i lavori dei lotti 1 e 2 della Tangenziale Nord est non erano iniziati il 30 giugno perchè mancava il progetto esecutivo. Chiedevamo quindi se tutto questo fosse legato ad un aumento ulteriore dei costi, senza ricevere alcuna risposta.

E i fatti ci hanno dato ancora una volta ragione. La Provincia di Pisa ha approvato in questi giorni, infatti, il progetto esecutivo per i primi 2 lotti: solo per i lavori si prevede un aumento dei costi di ben 3 milioni e 345 mila euro.

Ma in realtà leggendo bene i documenti si scopre che saranno molti di più: il progetto è stato approvato senza che sia stato acquisito il parere decisivo di Rfi, che potrebbe comportare ulteriori variazioni. Ma non solo. Sono ancora da quantificare gli aumenti dei compensi per i progettisti, essendo aumentati i lavori da realizzare.

Ad oggi quindi, oltre questi tre milioni e 345 mila euro, andranno aggiunti tutti questi ulteriori importi per avere un quadro esatto delle risorse pubbliche che dovranno essere spese in più.

Siamo di fronte al meccanismo tipico di una grande opera tanto inutile e dannosa quanto mangiasoldi.

Alla luce di questi numeri è sempre più evidente come l’unica scelta sensata sia quella di fermarsi e bloccare uno spreco di decine di milioni di euro pubblici. Soldi che potrebbero essere spesi per realizzare un sistema dei trasporti pubblici sostenibile e accessibile a tutti e tutte, un recupero delle aree periurbane che punti sull’agricoltura biologica e di qualità, una ricucitura del territorio che permetta ai sistemi naturali di rimanere vivi e attraenti per il turismo, anche in connessione al patrimonio storico e artistico, a partire dall’Acquedotto Mediceo.

E’ questa la nostra idea di Parco Agricolo della Piana per dare, partendo dal progetto del Distretto Rurale di recente approvazione, una nuova vitalità alla pianura agricola tra Pisa e il Monte Pisano, che rappresenta il cuore geografico e territoriale della cosiddetta Area Pisana, mentre l’Acquedotto Mediceo ne costituisce la spina dorsale. Ciò rilancerebbe il nostro territorio attraverso le produzioni agricole di qualità, il turismo agricolo ambientale, il turismo dei beni culturali, le opere necessarie a mettere in sicurezza il territorio.

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