Tari: pesanti aumenti in arrivo, ma ancora nessuna informazione ai consiglieri comunali e ai cittadini

Entro il 30 aprile i Comuni per legge devono approvare le nuove tariffe della Tari. La maggioranza ha calendarizzato l’ultimo consiglio comunale del mese per il 22 aprile perché “il 29 c’è ponte”, come dichiarato dall’assessore Bedini nell’ultima conferenza dei capigruppo. Noi ci siamo opposti a questa calendarizzazione.

Ad oggi infatti la delibera sulle nuove tariffe della Tari non è ancora stata presentata in commissione, ed eventuali proposte di modifiche dovrebbero essere depositate obbligatoriamente entro il 17 aprile, ovvero tra 11 giorni, senza che ad oggi vi sia uno straccio di documento.

Si tratta di una delibera delicatissima e fondamentale, non è dunque ammissibile il modo in cui la giunta sta gestendo questa vicenda. Ricordiamo che nel bilancio preventivo, in assenza del Piano economico-finanziario definitivo che ad oggi ancora non abbiamo e da cui si determinano le tariffe, per i cittadini e le cittadine di Pisa si prevedevano già per il 2024 e il 2025 pesantissimi aumenti della TARI. Si prevede di passare dal gettito di 32.960.962 milioni di euro del 2023 ad un gettito di 35.841.469 milioni di euro nel 2024, con un aumento di 2.880.507 di euro; nel 2025 la previsione arriva addirittura a 38.969.412 milioni, 6 milioni in più rispetto all’anno in corso, che graveranno tutti sulle tasche della cittadinanza.

Il rischio concreto è che nel giro di qualche giorno possa essere presentata una delibera che prevede pesantissimi aumenti per la cittadinanza, senza avere così il tempo di esaminarla e di capire le vere ragioni di questi aumenti. A febbraio, su nostra richiesta, abbiamo avuto l’audizione in Quarta commissione dei vertici di Retiambiente e di Geofor che però non hanno fornito numeri, né spiegato nel dettaglio le ragioni di questi aumenti, che si inseriscono in un trend costante e considerevole di incremento della Tari, su cui però manca qualsiasi possibilità di comprensione e trasparenza. Ad esempio, nel 2021 per le utenze domestiche l’aumento è andato da un minimo del 10,33 % ad un massimo del 14,55%, mentre per le utenze non domestiche l’aumento tariffario medio è stato intorno al 10,9%. Nel 2023 si è registrato un aumento per le tariffe domestiche tra il 2,41% e il 3,99% e per quelle non domestiche tra il 3.79% e il 4.73%.

Proprio in occasione della discussione sul bilancio preventivo, presentammo un ordine del giorno contro questi aumenti annunciati che fu approvato all’unanimità da tutto il Consiglio Comunale. E’ importante ora più che mai far valere questo atto di indirizzo.

La Giunta Conti deve fornire numeri e dati, spiegando alla città cosa accadrà con la Tari e le dettagliate ragioni degli aumenti, a cui con forza ci opporremo come annunciato già in sede di bilancio preventivo.

Ciccio Auletta – consigliere comunale Diritti in comune: Una città in comune- Unione Popolare

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